domenica, Gennaio 26, 2025
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L’architettura di Gavioli si aggiudica il Morando

Premio all’ideatore dell’Hollywood

Il premio Lodovico Morando ha voluto onorare chi, con la propria arte, fa conoscere il lago di Garda. L’evento si è svolto con un galà d’arte nella cornice del ristorante Monte Felice. Tantissime le autorità del mondo politico, economico e culturale che vi hanno preso parte, oltre ad artisti, musicisti e cantanti. Tutti amici di Fernando Morando, presidente dell’Ascom veronese, che per una serata ha tralasciato il ruolo istituzionale per ricordare la memoria del padre pittore e musicista. Al suo fianco, due presenze femminili: la giornalista Claudia Farina e Mary Margaret Muchada, ambasciatrice in Italia dello Zimbabwe. Colpisce per il portamento regale e il vistoso duku, tipico copricapo della sua terra, che distingue le donne sposate. Ringrazia per la preziosa attenzione che quest’anno gli amici del club Monte Felice riservano alla sua terra. Sono loro i promotori di un progetto di formazione che prevede l’arrivo a Verona, a primavera, di una decina di ragazzi che studieranno alla scuola alberghiera per poi trasferire nel loro paese le conoscenze apprese. Ospite d’onore della serata, il vincitore di questa quarta edizione, Gianni Gavioli, architetto noto per le discoteche che portano la sua firma: due di casa nostra, lo stesso Hollywood di Bardolino e l’Ombelico a Domegliara, ma anche l’Energy di Cesenatico, il Paradiso di Rimini, l’Ambassada Gavioli in Slovenia, il Fitzcarraldo di Arezzo, il Papillon di San Giacomo di Brentonico (Tn). A lui è andato il Premio Morando, un riconoscimento che vuole ricordare la memoria del pittore i cui paesaggi, dedicati al Garda e al Baldo, ma anche le nature morte e i ritratti, riempiono le pareti del ristorante. Su questi quadri è in corso uno studio da parte del pittore Maurizio Zanolli. Il frutto di questa insolita esplorazione, mirata a mettere in evidenza la struttura del disegno e la sua costruzione, verrà presentato nei prossimi mesi nel corso di una serata in memoria del pittore scomparso nel 1987. A presentare il premio è stato Fernando Morando: «Con noi stasera ci sono i primissimi premiati, Carlo Favalli e Jan Langosz; poi desidero ricordare il riconoscimento che abbiamo dato al pittore Benito Tomezzoli, scomparso da pochi mesi. Lo scorso anno è stata la volta del grande scultore Pino Castagna. Stasera onoriamo l’architettura e lo facciamo con un artista architetto». Morando, che ha visto Gavioli all’opera, è rimasto colpito dal suo senso artistico: «Il progetto è sulla carta, ma, in fase di realizzazione, il suo estro dà vita a vere e proprie opere d’arte che crea sul posto». A Gavioli è andata la scultura realizzata da Nicola Beber, un’importante opera in bronzo, un portale, congiunzione simbolica tra l’umano e il divino, che il giovane scultore ha ideato lo scorso anno appositamente per questo premio.

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