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Dopo il nuovo appalto, sono ripresi i lavori per la sistemazione del piazzale fra l’ospedale e il porticciolo della Canottieri Lungolago pronto per maggio 2004: ridotti i posti auto davanti alla posta

Salò allunga la sua «passeggiata»

I lavori sul piazzale tra l’ospedale e la Canottieri, finanziati dal Comune con un mutuo della Cassa depositi e prestiti, sono ripresi. Dureranno sino alla fine di maggio 2004. Alla ditta che li aveva iniziati (la Subwork di Caselle di Sommacampagna, in provincia di Verona), è subentrata la Edilquattro, che ha vinto la nuova gara di appalto. Importo base: 555 mila euro. La società di Manerba se l’è aggiudicata con un ribasso del 4%. Percepirà quindi 532.446 euro più 10.544 per oneri di sicurezza. Come dire: un miliardo e 50 milioni di vecchie lire. Progetto esecutivo dello Studio tecnico associato e della Savoldi engineering di Gavardo. Direttori l’ingegnere Giambattista Migliorati e il geometra Enrico Corradi. Coordinatrice l’architetto Anna Gatti, responsabile dell’Ufficio municipale. Dopo mesi e mesi di stop, la vicenda si è dunque sbloccata. La Subwork, specializzata in opere subacquee, aveva vinto il precedente appalto per 1 milione e 83 mila euro, equivalenti a 2 miliardi e 98 milioni di vecchie lire. Realizzato il grande molo, l’impresa avrebbe dovuto scavare un canale largo quattro-cinque metri, per mettere in risalto i vecchi bastioni dell’ospedale, realizzare i ponticelli per i pedoni e la passerella di collegamento col giardino Ebranati. «La Subwork – ha ricordato l’assessore Bernardo Berardinelli in Consiglio comunale – aveva tempo fino allo scorso mese di maggio per ultimare l’intervento. Invece sono sorti numerosi problemi. Nonostante le sollecitazioni, gli ordini di servizio e la nomina di un collaboratore, i lavori non andavano avanti. Così abbiamo risolto consensualmente il contratto, pagando la parte realizzata per circa un miliardo di vecchie lire. «La Edilquattro dà ottime garanzie. Dovrà completare il molo foraneo (i cassoni vanno collegati a terra), scavare il canale, mettere i ponticelli e la struttura (ora provvisoria, in tubolari) fino al giardino Ebranati». La spesa, come detto, ammonterà a oltre 500 mila euro. E la stessa cifra, indicativamente, verrà impegnata per un altro appalto, che si terrà nelle prossime settimane. Riguarderà l’esecuzione del giardino del piazzale, degli arredi, dell’illuminazione (con tre tipologie differenziate: lampioni, lampade Viganò a corno di bue, faretti sulle mura), delle finiture (in marmo rosso di Verona, marmette di porfido, ecc.). Se tutto procederà al meglio e non ci saranno ulteriori contrattempi, per l’estate 2004 la zona mostrerà il suo nuovo volto. I posti auto rimarranno soltanto una decina, davanti all’ufficio postale, per soste di brevissima durata. Il Consorzio Garda Uno ha già posato le condutture fognarie, sostituendo così il tubo (fatiscente) che correva sul fondo. Al termine i pedoni potranno percorrere l’intero lungolago, passare sul retro dell’ex Casa di riposo, camminare nel giardinetto del piazzale, costeggiare il canale, entrare alla Canottieri, proseguire su una passerella e sbucare sul molo della Sirena o nel giardino Ebranati. E, da qui, accedere al parcheggio Martiri della Libertà, conosciuto per il mercato del sabato. Per quanto riguarda il lotto all’interno della Canottieri, la società sportiva ha collocato i pontili, attrezzandoli con colonnine per l’acqua e l’elettricità: 85 i posti disponibili, di cui 20 per imbarcazioni fino a 8 metri e mezzo, 55 entro i dieci metri e 10 sino a dodici. Altre 25-30 rimarranno a secco, nel cortile. Rivoltasi al geometra Enrico Corradi, velista nel Mediterraneo e profondo conoscitore del lago, agli ingegneri Alvaro Savoldi e Antonio Pedersini, la Canottieri ha affidato l’incarico esecutivo alla «Sistema Walcon srl». Si è finanziata attraverso due strade. Da un lato i soci, che hanno acquisito i posti barca: pagano una tariffa annua di ormeggio oscillante tra 2.250 e 4.200 euro, in base alle dimensioni della loro barca. Dall’altro, l’aiuto della «Aquadolce»: la spa, amministrata da Orazio Raggi, il big della Sait di Cunettone, ha concesso un prestito di 500 mila euro. La Canottieri dovrebbe rientrare dall’investimento effettuato in un arco di tempo compreso fra i cinque e i dieci anni. Una parte delle cabine erette nel dopoguerra è stato abbattuto, in modo da valorizzare il giardino delle magnolie, retrostante il Palazzo delle Entrate (imposte), l’ex Arsenale. E lì, adesso, ci sono i tavoli del bar-ristorante.

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