lunedì, Aprile 29, 2024
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Dopo i segnali di divieto di sosta e la dissuasione a parole, la Polizia locale parte con le contravvenzioni. Accolte le proteste dei residenti: pattuglie lungo la strada per Castiglione

«Scambisti», mano dura dei vigili

A Desenzano è scattata l’ora della tolleranza zero. Il Comune ha finalmente dato una risposta concreta alle proteste che da molti anni avanzano i residenti del quartiere Colombare di Castiglione in merito al degrado in cui versa la zona industriale, ormai nota per la prostituzione e gli scambi di coppia.Nell’ultimo mese la polizia municipale ha installato una cinquantina di divieti di sosta tra via Mantova, via Ticino e via Chiese. Si tratta di un divieto pensato proprio per evitare la prostituzione e il fenomeno degli «scambisti», persone che la sera si danno appuntamento per poi appartarsi nelle vie più nascoste a bordo delle proprie autovettura. Il problema si trascina da anni ormai e la popolazione sempre più infastidita ha cominciato a protestare.Il provvedimento prevede il divieto di sosta dalle 21 alle 4 nella zona industriale dietro all’ipermercato «Grancasa». Dopo un primo periodo in cui i vigili si sono limitati ad informare le persone che stazionavano in quelle zone a bordo delle proprie auto, ora è arrivato il momento della «tolleranza zero»: nel corso di questi giorni la Polizia municipale ha iniziato a presidiare via Mantova e le sue traverse negli orari più critici e a fare multe a chi si trova in divieto di sosta.«Con questo provvedimento si è cercato di rispondere alle proteste che già da tempo avanzano i residenti – spiega il comandante Carlo Alberto Presicci -. In effetti è una situazione che si trascinava già da un po’ di tempo; il nostro intervento è partito un paio di mesi fa con la collocazione dei cartelli, ma ora siamo passati all’azione concreta. Il quartiere Colombare di Castiglione è diventato uno dei nostri principali obiettivi e, come tale, cercheremo di presidiarlo ogni qualvolta si effettua il servizio di notte».Nonostante questo provvedimento indichi uno sblocco della situazione, rimane il fatto che per il momento le sanzioni applicate riguardano soltanto la mancanza del rispetto del divieto di sosta, pari a 33 euro. «Non sappiamo quanto questa azione riesca a risolvere qualcosa – spiegano Valentino Marostica e Orlando Venturini in rappresentanza del quartiere -. A noi sembra che la sanzione di 33 euro per divieto di sosta serva a ben poco. Certo è che così la situazione non può andare avanti, dal momento che le attività di prostituzione e il via vai degli scambi di coppia si sono intensificati negli ultimi tempi. Al mattino le strade sono sporche, si trovano preservativi, cartacce, cordoli di marciapiedi rotti, senza parlare poi del rumore delle auto e dei camion. Se ci capita di rincasare dopo le 22 è facile essere seguiti e, una volta entrati in casa, è meglio non guardare fuori dalla finestra».Oltre al problema della prostituzione, i residenti del quartiere lamentano anche la mancanza di servizi e problemi della viabilità. «Per spostarci dobbiamo usare l’auto dal momento che non siamo serviti dal trasporto urbano – lamenta Venturini – Mancano poi un attraversamento pedonale sulla minitangenziale, e una pista ciclopedonale che ci permetta di raggiungere la parrocchia. Non ci sono i marciapiedi, e neppure una bacheca dove poter leggere gli avvisi del Comune. Occorrono degli interventi più seri, perché tutte queste problematiche rendono difficile la vita alle cinquanta famiglie che vivono nel nostro quartiere».Insomma, prostituzione e scambisti sono la punta dell’iceberg di un disagio che gli abitanti della località desenzanese lamentano da lungo tempo.

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