martedì, Aprile 30, 2024
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Il quartiere per tre giorni scende in piazza. Momenti religiosi, gastronomia e ballo liscio a due passi dal lago

Si chiude l’estate 2004 le «Rive» fanno festa

Domani, sabato e domenica, a Salò si svolgerà la Festa delle Rive, il popolare quartiere che comprende via Pietro da Salò e dintorni. Organizza il Comitato guidato da Pierantonio Pelizzari, in collaborazione con il Coordinamento dei gruppi di Puegnago. Si vivranno momenti diversi: allegria, divertimento, ma anche riflessione e religiosità. E’ l’occasione, infatti, per celebrare il giorno della Natività della Madonna, alla quale è intitolata la bella chiesetta (funzioni tutte le sere, e messa all’aperto domenica mattina alle 9.30, con la partecipazione della corale della cappella del Duomo). La sagra prevede l’orchestra per il ballo liscio in contrada (dalle ore 21); lo stand gastronomico con spiedo e polenta, anche da asporto, aole e prodotti locali (dalle 18.30); giochi e attrazioni varie. La zona è stata interessata negli ultimi anni da notevoli interventi di restyling: nuove canalizzazioni, marciapiedi in porfido (da un lato e dall’altro) con cordoli in marmo rosso di Verona, illuminazione, manto stradale. L’ultimo intervento ha riguardato il sopralzo dell’albergo di proprietà dell’industriale Brunori, gestito da Paolo Rossi, lo stesso del Laurin, con la creazione di un porticato. «La storia di via Rive – ha scritto tempo fa Pino Mongiello, ex sindaco, attuale presidente della Comunità del Garda – è ricca di umanità e di fatica, di intraprendenza, di sperimentata convivenza di classi e ceti sociali differenti. Ha connaturato il rapporto lago-campagna, vissuto accanto a una robusta rete di artigiani e commercianti e, oggi, anche di operatori turistici. E’ la soglia d’ingresso in città, è un crogiolo, un viavai, un’esperienza di rapporti che si fondono sulla schiettezza e la solidarietà. In alcune situazioni il tempo sembra essersi fermato. Molti edifici sono rimasti pressochè inalterati. Anzi, talvolta, si mostrano ripiegati su se stessi, degradati dall’incuria, talvolta riaffidati a usi impropri e precari. Eppure, in un contesto che attende una vera rivoluzione culturale, non mancano le brecce di una intuitiva e dinamica imprenditoria, soprattutto nei capisaldi tra S.Bernardino e la Sirena. Un lievitare di interessi verso il recupero urbano e sociale della contrada. Che è popolana, parsimoniosa, anche pigra. Una strada sul lago, che col lago ha bisogno di riacquistare un rapporto più confidenziale e produttivo. Oggi divisa dalle acque del golfo da una quinta di case, deve riaprire i suoi orizzonti e specchiarsi con fiducia nell’acqua che, a ben guardare, è soprattutto ricchezza». La Sagra rappresenta, in un certo senso, la chiusura della stagione estiva, aperta dalla Festa di Sant’Antonio a giugno. Alla zona delle Rive si può accedere direttamente dal lungolago, percorrendo a piedi la splendida passeggiata che attraversa la nuova piazza “Serenissima”, il porto della Canottieri e il nuovo ponte, che si raccorda al porto della Sirena.

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