lunedì, Aprile 29, 2024
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Le biciclette finalmente sicure sul vecchio percorso del tram

SI LAVORA ALLA GAVARDO-SALO’

La massicciata del mitico tram Brescia-Tormini, che da quest’ultima località poi proseguiva con le tratte per Vobarno e per Salò, dismessa da oltre mezzo secolo a favore del traffico su gomma, ma ancora esistente e ben visibile a lato della vecchia 45 bis, viene recuperata in queste settimane dai Lavori pubblici dell’Amministrazione provinciale per essere trasformata in «percorso ciclabile». È il secondo stralcio del più vasto progetto, in esecuzione da tempo, col quale si intende collegare la città al lago di Garda ed alla Valsabbia. Il primo tratto, quello cosiddetto della Gavardina, aperto mesi fa, è già frequentatissimo fino a Gavardo da una moltitudine di ciclisti e cicloturisti, visibilmente soddisfatti per la graditissima alternativa alla insidiosa carrozzabile. Ora si sta appunto realizzando il tratto Gavardo-Salò, che, dunque, consentirà agli appassionati delle due ruote, della natura e del paesaggio, di lanciarsi verso l’azzurro del Benaco e la lussureggiante vegetazione della sponda occidentale del nostro lago. Questo tratto, affidato come l’intera opera alla progettazione ed esecuzione dell’ing. Carlo Verzeletti, responsabile dei Lavori pubblici della Provincia, prevede un impegno di spesa di 541mila euro di cui circa 16mila per il capitolo della sicurezza. Il tracciato da Gavardo raggiungerà Roè Volciano (a nord degli attuali impianti sportivi) e qui si biforcherà: un percorso scenderà a Salò, l’altro salirà in Valsabbia. A Salò il Comune ha già predisposto alcuni collegamenti con la pista ciclabile che poi punterà verso l’alto Garda, fino a Limone e oltre. In questi giorni, lungo il tratto Gavardo-Roè Volciano sono al lavoro tre squadre dell’impresa Gilioli di Desenzano che intervengono sui segmenti Gavardo-Villanuova, Villanuova-Roè ed in particolare sull’antico ponte ferroviario che scavalca Tormini, coincidente con lo sbocco della vecchia statale sulla discesa verso Salò. Lo stralcio Gavardo-Salò verrà inaugurato – si stima – la prossima primavera. Un intervento quello di cui s’è detto e il progetto complessivo, che, oltre a rispondere alle istanze ed alle aspettative all’esercito dei ciclisti anche in termini di sicurezza e di mobilità alternativa, contribuiranno al recupero ed alla salvaguardia dell’ambiente mortificato dal tempo e spesso abusato dai soliti furbi.

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