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Oggi a Venezia incontro tra amministrazioni e categorie economiche che sostengono il rilancio della struttura e i vertici regionali

Sindaci e disabili da Galanper le sorti dell’ospedale

Sindaci, disabili, categorie economiche stamattina di nuovo a Venezia per incontrare il presidente Giancarlo Galan, gli assessori veronesi della giunta regionale e discutere il futuro dell’ospedale di Malcesine. La seduta della giunta regionale però, prevista stamane, è stata rinviata per «un impegno personale del presidente», come ha fatto sapere ai sindaci ieri pomeriggio il capo di gabinetto, Francesco Dotta. Quindi, la delibera che avrebbe dovuto riportare in capo alla Ulss 22 la gestione dell’ospedale salta per la terza volta in un mese.Oggi comunque nel tardo pomeriggio a Palazzo Balbi il neosenatore Giancarlo Galan discuterà coi rappresentanti di sei Comuni del Garda e del Baldo: Malcesine, Brenzone, Torri, Costermano, San Zeno di Montagna e Garda. Oltre che con i disabili poliomielitici, i commercianti e gli albergatori della riviera veronese.«Consideriamo questo confronto», ricorda il vicepresidente dell’Aidm (associazione interregionale disabili motori, n.d.r.) Adriano Piffer, «come definitivo per definire il futuro del nostro ospedale. Noi vorremmo il confronto e la collaborazione di Galan e della giunta per rilanciare la struttura, individuata Centro di riferimento nazionale per lo studio e la cura degli esiti della poliomielite».Grazie al lavoro dell’ex assessore alla sanità, Flavio Tosi, nel marzo 2007 l’ospedale di Malcesine era stato indicato dalla Conferenza Stato-Regioni e dal ministero della Salute come Centro di riferimento nazionale. Al riconoscimento però non era seguita alcuna azione concreta per il vero avvio della struttura. Di qui numerosi confronti e la collaborazione con il successore di Tosi, l’assessore Francesca Martini, e l’individuazione di un percorso condiviso che dovrebbe riportare la gestione di Malcesine in capo alla Ulss 22. Successivamente ci sarebbe un confronto sulle schede regionali per dare concreta attivazione al Centro nazionale e risposte adeguate al territorio.Il 1 aprile i disabili, i sindaci e i vertici dell’Unione gardesana albergatori veronesi, avevano occupato per protesta Palazzo Balbi. Con striscioni, cartelli, fischietti circa trecento persone, in laguna, avevano chiesto a gran voce a Galan di «assecondare le precise richieste dal territorio e contenute in cinque delibere identiche tra loro di altrettanti consigli e giunte comunali».«Oggi», precisano il sindaco di Brenzone, Giacomo Simonelli, e l’assessore al sociale di Malcesine, Livio Concini, «saremo a Venezia con il vicepresidente dell’Aidm, e i colleghi di Costermano, di Garda, San Zeno, Torri del Benaco e il presidente dell’Ugav. Prepareremo un documento ufficiale condiviso con le nostre richieste e lo daremo al presidente Galan. Chiediamo collaborazione per portare a termine l’iter stabilito con l’assessore Martini». «Auspichiamo », continua, «un dialogo e confronto costruttivo con la Regione, e saremmo lieti di non dover proseguire con altre proteste per garantire il diritto di cura ai nostri cittadini del Garda, ai nostri 3 milioni di ospiti che arrivano annualmente sull’alto Garda per 8 mesi l’anno, e ai disabili, mettendo in condizione di funzionare il loro Centro nazionale di riferimento».

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