lunedì, Aprile 29, 2024
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Un saggio di Costanza Lunardi nell’ultimo numero dei «Quaderni della Fondazione Ugo Da Como»

Sull’Isola del Gardaa ritroso nel tempo

Storia e botanica dell’Isola del Garda s’intrecciano nel saggio di Costanza Lunardi, accolto nell’ultimo numero 2007 dei «Quaderni della Fondazione Ugo Da Como». Il segno fondante, scrive «grazie alla mistica solitudine del luogo, fu la creazione di un romitorio nel XII secolo da parte di una comunità francescana che utilizzò grotte naturali, mentre le secche affioranti nel lago si racconta fossero usate come altare: tradizione sopravvissuta fino al 1965 con la celebrazione della messa e la benedizione del pesce per i pescatori di San Felice. Espulsi i frati con l’editto napoleonico del 1798, l’isola fu acquistata nel 1817 dal conte Luigi Lechi che vi fece erigere una villa, affidando nel 1830 all’architetto Rodolfo Vantini il progetto della darsena e dell’elegante torretta.Nel 1870 il duca Gaetano De Ferrari di Genova, nuovo proprietario, incaricò il milanese Luigi Rovelli di progettare ex novo la villa in stile neogotico veneziano, secondo il gusto del tempo. È dall’unione di Anna Maria De Ferrari con Scipione Borghese, famoso viaggiatore e autore d’incredibili imprese, come il raid Pechino-Parigi del 1907, che prese il nome di Isola Borghese cui si aggiunse quello dei discendenti Cavazza. Fu proprio Anna Maria a imprimere un significativo impulso al giardino che, nella sua mescolanza fantasiosa romanticamente eclettica di coltivato e naturale, attraverso un itinerario architettonico-botanico di vari livelli e giardini terrazzati, si offre come sintesi evocativa della storia del giardino italiano. L’ultimo numero del 2007 dei «Quaderni» è particolarmente ricco di contributi. Si apre col testo di Maria Rosa Zattarini Canali, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione, che fa il punto dell’attività del sodalizio. Segue quello di Francesco Lechi, presidente dell’Ateneo di Brescia e della Da Como, il quale ricorda come la rivista abbia raggiunto dieci anni di vita e acquisito una sempre maggiore visibilità seguendo puntualmente il lavoro svolto dall’istituto per valorizzare e divulgare il grande patrimonio monumentale artistico e librario che il senatore Ugo Da Como ha consegnato alla comunità.Quindi i saggi di: Stefano Lusardi (Gaetano Cresseri e la Sala di lettura di Lonato), Chiara Patucelli (Il Fondo Fortis della Biblioteca Da Como), Ivana Giangualano (Bernardo Gallizioli e gli Uomini d’arme nella Casa del Podestà), Carlo Benini (Il fondo fotografico della Fondazione), Stefania Pozzi e Gioia Casagrande (Nelle case museo lombarde con l’Istituto Paola di Rosa), Chiara Assolari (L’attività didattica dell’Associazione), Stefano Lusardi e Roberta Valbusa (Le conferenze dedicate a Ugo Da Como), Costanza Lunardi (L’isola del Garda Borghese Cavazza), Roberto Vecchioni (‘I te vurria vasà! Viaggio alle radici della canzone napoletana), Mauro Orlando (Un racconto della canzone napoletana), Riccardo Bartoletti (Pitture di impronta scalviniana in Palazzo Gerardi a Lonato), Alberta Carena, Luisa Pari e Sandra Ragazzoni (Nuovi restauri per il Comune di Lonato), Lorena Bellotti (L’associazione «La corte» a Barbarano).

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