venerdì, Ottobre 4, 2024
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Tra tradizione e innovazione, incontro dell’Osservatorio sul tema della promozione gastronomica. Ristoratori e studenti a confronto: «Ecco come difenderci dalla crisi»

Turismo, si punta sul gusto

Riconquistare il turismo attraverso l’enogastronomia locale, i paesaggi, le tradizioni ed un giusto approccio al cliente. E’ questa la formula dell’Osservatorio A1 (Ambiente, alimentazione, Arte del ristoro e accoglienza) che ieri ha organizzato nella cornice di palazzo Callas di Sirmione un convegno a cui hanno partecipato alcuni esperti della ristorazione e gli studenti delle classi quarta e quinta dell’istituto alberghiero Caterina De’ Medici di Desenzano. «Rassegna del conservatore d’ambiente ristorativo», questo il titolo dell’incontro organizzato con il patrocinio del Comune di Sirmione in memoria di Gregorio Vianelli, affermato chef bresciano. «Nel nostro lavoro è fondamentale saper comunicare bene con il cliente – ha spiegato Ezio Campagnola, presidente di Osservatorio A1 – . Occorre creare un’atmosfera accogliente e gioiosa per far sentire il turista a proprio agio. In questo senso è importante investire in personale qualificato che sappia rispondere al meglio a queste esigenze, per accompagnare la bontà della cucina locale all’eleganza del ricevimento. Il nostro Paese è sempre stato all’avanguardia e la speranza è che si possa continuare a mantenere tale primato». Secondo una ricerca dell’Enit (ente nazionale italiano per il turismo), le attrazioni dell’Italia sono tre: il patrimonio paesaggistico, l’enogastronomia e la moda. Nel corso del convegno è emerso che i turisti stranieri sono attratti dalla cucina locale ma anche dall’accoglienza degli albergatori e dei ristoratori; sono poi alla continua ricerca di informazioni, alla scoperta dei gusti e dei sapori tipici, ma anche dei paesaggi e dei luoghi caratteristici. Le nazioni turistiche che si affacciano sul Mediterraneo hanno costi di gestione inferiori del 50% circa rispetto all’Italia e la concorrenza che si può fare deve mirare alla qualità e alla personalizzazione dei servizi. «La ristorazione non è soltanto cucina. Non basta saper preparare i piatti e metterli in tavola, si correrebbe il rischio di trovare solo fast food – ha sottolineato l’assessore al Turismo del Comune di Sirmione, Giordano Signori -. Per difenderci dalla crisi economica e dalla globalizzazione, occorre investire nella promozione del nostro territorio e dei nostri prodotti che nessuno ci può copiare. Per questo motivo è indispensabile formare una classe di operatori economici che sia all’altezza di quanto possiamo offrire». Gli studenti dell’istituto alberghiero hanno poi avanzato alcune critiche sulla loro formazione professionale. «Gli insegnamenti sono utili in quanto permettono di adattarci ad ambienti diversi – hanno detto -. Bisognerebbe insistere di più sulle lingue straniere, fondamentali nel nostro settore. Ben vengano stage e tirocini che permettono un approccio diretto con il cliente e con l’ambiente lavorativo. Anche gli incontri con i professionisti sono molto utili; sarebbe però meglio che queste ore didattiche si potessero svolgere all’interno delle strutture ricettive».

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