sabato, Giugno 10, 2023
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Tutti vogliono i Barcuzzi

Ven­don­si monolo­cali, bilo­cali, trilo­cali, vil­lette vista lago. Sono numerosi i cartel­li che salu­tano l’ar­ri­vo ai Bar­cuzzi di chi per­corre la stra­da che da Padenghe por­ta a Lona­to. Com­plice forse la posizione geografi­ca­mente strate­gi­ca nel­l’asse viario del bas­so Gar­da e il luo­go sug­ges­ti­vo in cui è inseri­ta — dal quale si gode un bel­lis­si­mo panora­ma che si apre oltre la peniso­la di Sirmione -, o com­plice forse la scar­sità di zone des­ti­nate all’es­pan­sione res­i­den­ziale nei pae­si lim­itrofi di Padenghe e Desen­zano, qua­si del tut­to esaurite o comunque lim­i­tate da pre­cise restrizioni nei piani rego­la­tori, la local­ità Bar­cuzzi in questi ulti­mi anni ha conosci­u­to uno stra­or­di­nario svilup­po edilizio. E i dati par­lano chiaro. L’Ana­grafe ha sti­ma­to che dal 1996 la popo­lazione res­i­dente nel­la frazione di Lona­to è cresci­u­ta del 30 per cen­to e che il 35 per cen­to delle oltre cen­to abitazioni esisten­ti sono sec­onde case, men­tre l’Uf­fi­cio tec­ni­co ha val­u­ta­to che la vol­ume­tria del­l’in­tero abi­ta­to ammon­ta attual­mente più o meno a 30.000 metri cubi. Ma sono davvero suf­fi­ci­en­ti la posizione for­tu­na­ta e la des­ti­nazione di Bar­cuzzi a nuo­vo mer­ca­to immo­bil­iare nato per sup­plire alla doman­da edilizia che i pae­si lim­itrofi non sono più in gra­do di sostenere, per spie­gare una cresci­ta tan­to sproposi­ta­ta? Forse no. Forse le cause van­no cer­cate altrove; in un Piano di fab­bri­cazione che, per le modal­ità con cui fu redat­to, dal 1973 al 1995 ha osta­co­la­to qual­si­asi for­ma di edi­fi­ca­bil­ità in ques­ta zona. «Il vec­chio Pdf — spie­ga il sin­da­co — ave­va già indi­vid­u­a­to in local­ità Bar­cuzzi una cospicua quo­ta di super­fi­cie da des­tinare a vol­ume­tria edi­fi­ca­bile, ma solo con il nuo­vo Prg le lot­tiz­zazioni sono state iden­ti­fi­cate in maniera più razionale per­me­t­ten­do di dare il via a tut­ti gli inter­ven­ti pre­visti». Questo suc­cede­va un paio di anni fa, quan­do anco­ra la frazione lonatese non era sta­ta pre­sa di mira da quel­l’acce­sa feb­bre edilizia che, in così poco tem­po, l’ha por­ta­ta a crescere a dis­misura. «In realtà — con­tin­ua il sin­da­co — tut­to quel com­p­lesso di res­i­den­ze già sorte o che stan­no sor­gen­do nel­l’en­troter­ra col­linare di Lona­to, sono la con­seguen­za di piani di lot­tiz­zazione approvati dal­la pas­sa­ta Giun­ta leghista. «Atti ammin­is­tra­tivi a cui noi — pre­cisa -, allo sta­to attuale delle cose, non pos­si­amo rispon­dere con nes­sun tipo di oppo­sizione se non al cos­to di gravi con­seguen­ze a liv­el­lo legale che si riper­cuotereb­bero sulle finanze del Comune. Intan­to, però, ques­ta improvvisa edi­fi­cazione ci ha costret­ti ad affrontare tut­ti i prob­le­mi legati all’ur­ban­iz­zazione delle aree: recen­te­mente, infat­ti, siamo sta­ti costret­ti ad aprire un mutuo del val­ore di 3 mil­iar­di delle vec­chie lire per gli inter­ven­ti al tron­co fog­nario di una zona di Bar­cuzzi non urban­iz­za­ta come si dove­va». O forse, il fenom­e­no che ha inter­es­sato la frazione è da attribuir­si alla doman­da — che sul Gar­da è sem­pre più forte — di sec­onde case. L e numerose agen­zie che gestis­cono il con­sis­tente mer­ca­to immo­bil­iare, sor­to in segui­to al boom edilizio del­la frazione lonatese, pro­pon­gono, infat­ti, appar­ta­men­ti di taglio modesto, che varia dai 50 agli 80 metri qua­drati di super­fi­cie a sec­on­da che gli appar­ta­men­ti siano monolo­cali, bilo­cali e trilo­cali, e vil­lette, per un cos­to che in media oscil­la dai 2200 a 2400 euro al metro quadra­to e che sem­bra des­ti­na­to a crescere ulte­ri­or­mente. Tut­ta ques­ta «allar­mante aggres­sione edilizia del ter­ri­to­rio nel comune di Lona­to», ha pre­oc­cu­pa­to un comi­ta­to di cit­ta­di­ni res­i­den­ti a Bar­cuzzi. Pre­oc­cu­pazioni a cui il sin­da­co Peri­ni ha rispos­to rib­aden­do che non è inten­zione del­la Giun­ta favorire il mer­ca­to delle sec­onde case, ma soprat­tut­to dimostran­do la seria inten­zione di portare a ter­mine il prog­et­to del par­co di inter­esse sovra­co­mu­nale che dal­la Roc­ca si esten­derà fino ai con­fi­ni con i comu­ni di Padenghe e Cal­vagese.

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