lunedì, Maggio 6, 2024
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Beni demaniali: i controlli fruttano 1,4 milioni di euro

Un bilancio da record

«Dal 1 gennaio scorso tutte le concessioni relative agli ormeggi singoli nelle zone extraportuali rilasciate nel 2002 sono scadute – spiega Bernardo Beradinelli, presidente della gestione associata, che raggruppa 17 comuni, vale a dire quelli del Garda bresciano e del lago d’Idro -. Entro il mese di luglio abbiamo istruito, pubblicato e rilasciato, previo pagamento di quanto dovuto, 572 concessioni, per un totale di 1.601 boe, dando risposta a tutte le domande. «L’ufficio, che ha sede nel municipio di Salò, ha ritenuto opportuno esaminare anche le vecchie pratiche, recuperando in parte i canoni arretrati. Il risultato complessivo del lavoro svolto è il seguente. Nel 2001 la Regione e l’Agenzia del demanio di Bergamo hanno riscosso complessivamente 271.748 euro. Nel 2002 la Gestione associata, subentrata al Pirellone, ha introitato 359.148 euro. Nel 2003 ben 1.390.458 euro, e l’anno non è ancora finito… Aver decentrato le funzioni, sia di accertamento che di controllo, ha permesso una puntuale ricognizione di tutte le concessioni demaniali in essere, comprese quelle che non venivano pagate o erano abusive». Con la legge regionale 22 dell’ottobre ’98 le funzioni in materia di concessioni demaniali nelle zone portuali sono state attribuite ai comuni, che hanno avviato (per lo più) una gestione individuale, assegnando gli ormeggi per il triennio 2001-2003 e incassando i relativi canoni. L’extraportuale, riguardante gli spazi acquei di alberghi, ville, club nautici, società sportive, ecc., è stato invece decentrato in blocco dalla Regione a tutte le località rivierasche, congiuntamente. Tale indirizzo è stato recepito nell’intera Lombardia. Salò è l’ente capo della convenzione. Nel 2002 ha ricevuto le pratiche giacenti presso l’Ufficio navigazione di Desenzano. Le funzioni svolte: rappresenta i comuni nei rapporti con la Regione ed eventuali altri organismi; cura a livello amministrativo il rilascio delle concessioni; gestisce i canoni, inviandone la metà al Pirellone; vigila, difende e tutela da violazioni e abusi le spiagge e le aree demaniali, occupandosi anche della rimozione di occupazioni abusive, di relitti e rifiuti. «In ogni caso – continua il presidente – occorreranno altri 12-18 mesi per definire tutte le concessioni in essere prive di canone e per completare le procedure per il rilascio di quelle in istruttoria. Questo permetterà di andare a regime, e di poter contare su un bilancio costituito da voci di entrata certe e assestate». A mo’ di esempio Berardinelli ha poi illustrato i dati relativi a Salò. «Nel 2003 – ha detto – abbiamo riscosso più di 70 mila euro, e le previsioni sono di raggiungere quota 100 mila. Di tali risorse, il 50% viene girato alla Regione Lombardia e il 50% rimane al comune. Questa è un’entrata che si consolida, e va nell’ottica della diversificazione delle fonti di finanziamento. «Non solo, il Pirellone utilizza a sua volta i proventi per effettuare le manutenzioni delle strutture portuali e demaniali presenti sul territorio. Nell’ultimo biennio la sponda bresciana ha ricevuto contributi a fondo perduto per 1 milione e 484 mila euro (676.920 nel 2002 e 807.257 nel 2003), dei quali 316.771 su Salò. Non dimentichiamo che la Gestione associata catalizza anche i quattrini dell’obiettivo 2». Dopo l’inaugurazione del primo tratto della passeggiata a lago (dalla Vela al Mulino, in località Tavine), da alcuni giorni è iniziato l’intervento nel porto della Sirena. Il progetto prevede la sistemazione a terra (rifacimento del porfido e dei cordoli), in acqua (dragaggio, posizionamento di nuova catenaria e nuove golfare, rimozione di vecchi corpi morti) e di tutto l’impianto di illuminazione.

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