E’ la prima concretizzazione bresciana di un organismo giocoforza destinato a diventare strategico nelle geografie istituzionali dell’Italia prossima ventura: parliamo di quelle «Unioni di comuni» che, nelle riforma federalista dello Stato attualmente in discussione, sono destinate a diventare enti di gestione con compiti sempre più importanti e con livelli istituzionali autonomi equiparati a quelli delle Comunità Montane. Ebbene, è in Valtenesi la prima Unione di Comuni bresciana: un’Unione nata zoppa, considerato che solo Manerba e Moniga hanno infine creato questo nuovo e importante organismo al quale avrebbero dovuto aderire anche Soiano e San Felice. Alla fine, a quanto sembra, solo quest’ultimo potrebbe entrare a far parte dell’Unione: il tutto mentre la Regione ha già stanziato i primi fondi per l’avvio concreto dell’Unione. Fondi ai quali dovrebbero presto aggiungersi altri stanziamenti statali: quegli stessi stanziamenti che ai comuni vengono come noto erogati ormai con parsimonia sempre maggiore. Ecco perchè queste Unioni, ancora pionieristiche, sono destinate a ricoprire un ruolo fondante nell’immediato futuro. «In una fase come quella attuale unirsi diventa quasi un imperativo – spiega Isidoro Bertini, sindaco di Manerba – Le risorse nelle mani dei comuni vanno restringendosi in maniera sempre più netta. E Unioni come queste, che sinergizzano la gestione dei servizi, sono fondamentali per continuare a garantire una buona qualità deglio stessi». Sotto questo punto di vista l’Unione Manerba-Moniga, presieduta dal sindaco di Moniga Massimo Pollini, è già molto avanti: i singoli comuni stanno approvando il trasferimento all’Unione della gestione unificata di una serie di servizi che comprendono pianificazione commerciale, informatizzazione, sportello unico, biblioteca, protezione civile, servizio di vigilanza, servizi sociali, turismo e catasto. Tutte attività che, per l’appunto, Manerba e Moniga si preparano a gestire congiuntamente, con notevoli risparmi e con in più la possibilità di ottenere il trasferimento di contributi statali decisivi. Pollini e Bertini hanno quindi deciso di partire senza attendere gli altri comuni, anche se l’auspicio è che l’Unione possa quanto prima allargarsi. Secondo il sindaco di Manerba, sarebbe particolarmente strategico ed importante l’arrivo nell’Unione di San Felice. «Con San Felice arriveremmo a coprire la maggior parte della fascia costiera, andando a costituire una realtà molto forte capace di rappresentare qualcosa come 600 mila presenze turistiche, con un litorale fra i più belli ed estesi dell’intero Garda bresciano e un paesaggio fra i meno compromessi. Ma tutto sommato si può dire che anche i comuni di altura avrebbero tutto l’interesse ad unirsi». Come detto, il sì dell’amministrazione retta da Ambrogio Florioli potrebbe arrivare entro fine anno: più difficile invece che arrivino adesioni dagli altri comuni.
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L’alleanza fra Manerba e Moniga è pronta a crescere. Si allarga il fronte della Valtenesi per la gestione unificata dei servizi Bertini sicuro: «In una fase come questa unirsi è quasi un imperativo»