venerdì, Aprile 26, 2024
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L’idea non è nuova, venne fatta la prima volta nel 2000 ma allora venne bloccata dal Ministero dei lavori pubblici. Critica l’opposizione. Il Consiglio approva la procedura per la realizzazione nel sottosuolo di piazzale Leonardo Da Vinci

Via al parking sotterraneo per circa 220 auto

Il Consiglio comunale di Salò ha deciso di approvare la costruzione di un parcheggio nel sottosuolo di piazza Leonardo da Vinci, vicino all’ospedale e alla Fossa. «Sarà una struttura privata e pertinenziale ? ha detto il sindaco Giampiero Cipani-. Noi cederemo il diritto di superficie per 90 anni, raddoppiabili. Pensiamo che si possano edificare due piani, scavare più in basso rappresenta un rischio, a causa della presenza dell’acqua del lago, per un totale di 200-220 posti auto, ’acquistabili’ dai proprietari di appartamenti, uffici, negozi o attività economiche nel centro storico». Nel gennaio 2003, al cinema teatro Cristal, la società Fab-el aveva presentato il progetto per un parcheggio da 280 posti: una sessantina tradizionali, da collocare nel primo piano sotterraneo (garage con tanto di basculante, dimensione tra i 23 e i 29 metri quadri, profondità da un minimo di sei a un massimo di otto metri, prezzo base 33.500 euro » Iva 4%); gli altri meccanizzati nei due piani sottostanti, al costo di 23.700 euro. L’automobilista consegna la vettura all’ingresso, poi i carrelli la sollevano e la trasportano nello spazio libero più vicino. Quando andrà a riprenderla, la «richiamerà» con una scheda magnetica. E in un paio di minuti, nella peggiore delle ipotesi, la riavrà a disposizione. Un’idea non andata a buon segno: le prenotazioni raccolte erano state giudicate insufficienti. «Non sarà un parcheggio meccanizzato ? ha spiegato il sindaco – ma tradizionale». La piazza (pubblica) è situata all’interno del complesso Gasparo, un agglomerato di negozi, uffici e residenze costruito dall’imprenditore edile Francesco Dolcini negli anni Sessanta, sventrando e demolendo l’antico monastero delle suore. Ben presto i garage (privati) si rivelarono insufficienti alle necessità. Al pari dei posti auto in superficie. Nel novembre 2000, col voto favorevole della maggioranza di centrodestra, la stessa di oggi, si decise di effettuare un appalto-concorso. L’obiettivo: cedere in diritto di superficie il sottosuolo della piazza a imprese edili, a cooperative o a società intenzionate a realizzare sia parcheggi privati pertinenziali che di utilizzo pubblico (a pagamento). Ma nella primavera 2001 il Servizio ispettivo dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici bocciò il bando di gara, ritenendo che non fossero rispettate le norme sugli appalti stabilite dalla legge Merloni. Cipani fu costretto a rimettere nel cassetto l’operazione, rispolverata nel 2003 in forma differente dalla Fab-el e, ora, riproposta dal Comune, seppure con ulteriori modifiche. In superficie la piazza verrà risistemata, al pari delle vicina piazza Bresciani e di via S.Bernardino. Le minoranze in Consiglio hanno votato contro. Motivi addotti: il parcheggio non è pubblico, ma pertinenziale (particolarmente interessati all’acquisizione dei posti auto sono i proprietari degli appartamenti costruiti nell’ex casa di riposo); il traffico del centro storico si congestiona ancora di più; la durata del diritto di superficie è eccessiva (90 anni » 90); le commissioni non hanno effettuato alcuna valutazione; non si conoscono le caratteristiche tecniche dell’intervento; ecc.

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