giovedì, Aprile 25, 2024
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Fondi ministeriali per lo sviluppo turistico del lago di Garda

5 milioni per il “Progetto interregionale del Garda”

Importanti sviluppi per il “Progetto di promozione integrata del lago di Garda”, l’accordo di programma sottoscritto il 6 ottobre scorso dagli assessorati al turismo delle quattro Province benacensi (Brescia, Verona, Trento e Mantova).Li annuncia l’assessore bresciano Ermes Buffoli, che nei giorni scorsi ha visto premiare l’innovativo progetto di sviluppo unitario del Benaco tramite l’assegnazione di fondi ministeriali stanziati nell’ambito della legge quadro nazionale sul turismo (legge 135/2001), la normativa che prevede la definizione di sistemi turistici locali intesi quali “contesti turistici omogenei e integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a Regioni diverse, caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche”.«In Lombardia – spiega Buffoli – sono 3 i progetti interregionali accolti dal ministero delle Attività produttive e finanziati con 6 milioni e 300 mila euro, stanziati nel 2003 e utilizzabili nel 2004. Due di questi interessano la Provincia di Brescia, uno l’Adamello e l’altro, appunto, il lago di Garda. Per quest’ultimo sono stati stanziati quasi 5 milioni di euro: 2milioni e 100mila messi a disposizione dalla Regione Lombardia; 1 milione e 235mila dal Veneto; 1 milione e 582mila dalla Provincia autonoma di Trento. Si tratta – precisa l’assessore – di risorse certe, già stanziate, che tra l’altro saranno implementate annualmente».Le linee guida del Progetto interregionale sono già state delineate nel corso di una serie di incontri istituzionali tra le Regioni e le Province del Garda, l’ultimo dei quali ha avuto luogo il 4 febbraio scorso a Verona. Ora il progetto entra ora nella fase operativa vera e propria, volta alla definizione delle singole azioni che daranno attuazione all’iniziativa. «A questo punto il tavolo di concertazione istituito tra Regioni e Province – continua Buffoli – si apre alle forze imprenditoriali del bacino gardesano, i soggetti con i quali andranno individuate le azioni concrete del progetto, che in base alle direttive ministeriali riguarderanno sostanzialmente tre differenti ambiti: interventi strutturali e infrastrutturali; azioni di qualificazione e riqualificazione delle risorse professionali; iniziative di promozione. Le forze imprenditoriali della sponda bresciana saranno rappresentate dalla Riviera dei Limoni per l’Alto Garda e dai Consorzi in via di definizione in Valtenesi e nel Basso Garda. Gli operatori del Garda trentino saranno rappresentati dalla Trentino Spa (società subentrata all’Apt), quelli veronesi dal Consorzio Riviera degli ulivi».Il tavolo di lavoro composto da realtà pubbliche e private si riunirà il prossimo 24 febbraio alle 10 presso il palazzo municipale del centro veronese di Garda. Sarà l’occasione per definire i momenti di promozione da mettere in atto. «Si guarderà in particolare – spiega l’assessore provinciale – ai mercati anglosassoni e del Nord Europa, bacini dalle grandi potenzialità ma spesso trascurati dalla promozione gardesana. Secondo le direttive ministeriali c’è un mese di tempo per dare inizio alle attività programmate e 36 mesi per concludere le diverse azioni. È un progetto di grande portata – conclude Buffoli -, un’occasione straordinaria per il lago di Garda, dove finalmente si è giunti alla creazione di un vero “sistema” di gestione e promozione dell’industria delle vacanze, un sistema che supera la frammentazione ancora insita nel sistema turistico italiano».

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