venerdì, Aprile 19, 2024
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Il punto sulle strategie dell’azienda che copre il servizio integrato per venti Comuni dell’area benacense

Acqua, con Ags tariffetra le più basse d’Italia

Acqua potabile e fognature sul Garda hanno tariffe tra le più basse d’Italia. Il motivo del buon risultato, destinato a durare, lo spiega Nicola Dell’Acqua, presidente di Azienda gardesana servizi (Ags), società che gestisce il sistema idrico integrato (appunto acquedotto e rete fognaria) di 20 Comuni dell’area del Garda Baldo.Dell’Acqua, eletto a fine 2007 dall’assemblea dei sindaci, dopo qualche mese di esperienza sul campo traccia un primo bilancio e delinea strategie. «Il primo pensiero è di ringraziamento all’ex presidente Vittorino Zanetti, al direttore Alberto Ardieli e al Cda per come hanno gestito Ags nella fase di grande crescita. Ho trovato un ente strutturato, dove è stata attuata una giusta filosofia di economie di scala. Oggi Ags è una struttura leggera e in grado di dare risposte immediate alle esigenze degli utenti, comuni compresi».Le basse tariffe sono il risultato di tale impostazione. «I vantaggi della gestione integrata sono evidenti, anche se probabilmente non tanto percepiti. Qui si pagano 92 centesimi per metro cubo di acqua utilizzata, sia dell’acquedotto che della fognatura. Anche se la tariffa potrà aumentare, non andremo mai oltre un incremento del 20%, arrivando a un 1,26 euro al metro cubo di qui alla fine del 2012».Il presidente di Ags si sofferma su aspetti tecnici. «Il servizio unitario significa più professionalità accorpate, pronte a far fronte ai diversi problemi. È anche grazie a questo tipo di squadra che stiamo sistemando le perdite, sia strutturali che gestionali, che purtroppo contraddistinguono ancora molti acquedotti italiani». «È significativo», continua Dell’Acqua, «che in molti Comuni del nostro territorio abbiamo raggiunto ottimi risultati nel risparmio idrico».Per quanto riguarda il futuro di Ags, il presidente torna sulla tariffa media: «Nei prossimi quattro anni il costo pagato dagli utenti coprirà il 100% dei costi di gestione della rete idrica integrata. È importante perché da un lato riusciremo a mantenere una tariffa tra le più contenute; dall’altro il cittadino saprà che quando ha pagato tale importo non c’è altro che gli può essere chiesto per acquedotto e rete fognaria».E poi ci sono le strategie già delineate: caccia ai prelievi abusivi e ai consumi d’acqua non rilevati attraverso analisi sugli archivi, ricerche sul territorio e sostituzione dei contatori; interventi sulle reti per la riduzione delle perdite; censimento degli scarichi civili e industriali; razionalizzazione del funzionamento degli impianti (ad esempio pompe in funzione di notte) per contenere i consumi elettrici. «Ma coinvolgeremo anche gli utenti», conclude Dell’Acqua, «per ridurre gli sprechi e incentivare l’uso dell’acqua di recupero per l’irrigazione».

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