Lonato, segnalati dallo scrittore Vittorio Messori nell’antica abbazia dove ha uno studio A Sirmione in febbraio un convegno nazionale sul restauro

Affreschi scoperti a Maguzzano

19/01/2003 in Attualità
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Di Luca Delpozzo
m.to

Conosce­va­mo fino­ra Vit­to­rio Mes­sori come opin­ion­ista ed affer­ma­to scrit­tore. Ma, fran­ca­mente, non come sco­pri­tore di beni artis­ti­ci di cui in ver­ità il nos­tro Paese ne con­ser­va anco­ra tan­ti da riv­e­lare. Si deve pro­prio allo scrit­tore cat­toli­co, che da anni abi­ta a Desen­zano e fre­quen­ta assid­u­a­mente l’ di Lona­to se dal­la Cap­pel­la orto­dos­sa del­lo splen­di­do chiostro del­l’ab­bazia sono venu­ti ora alla luce degli affres­chi data­bili fine Quat­tro­cen­to, inizio Cinque­cen­to. A riv­e­lar­lo è sta­to ieri mat­ti­na il pro­fes­sor Gian­car­lo Quaglia, diret­tore del Cen­tro Stu­di e Ricerche sul Restau­ro di Desen­zano, in occa­sione del­la pre­sen­tazione dei lavori del pri­mo con­veg­no nazionale sul­la tec­nolo­gia nel­la cul­tura del restau­ro dei beni artis­ti­ci che si ter­rà al Pala­con­gres­si di Sirmione il 7 e 8 feb­braio. Mes­sori ha intrav­is­to su una parete del­la cap­pel­la orto­dos­sa qual­cosa che somigli­a­va ad un pos­si­bile affres­co. Ha allo­ra chiam­a­to il suo ami­co Gian­car­lo Quaglia, con il quale fra l’al­tro con­di­vide le stesse pre­oc­cu­pazioni di vedere l’e­co­sis­tema e l’am­bi­ente nat­u­ral­is­ti­co ed artis­ti­co del Gar­da vac­il­lare peri­colosa­mente, chieden­dogli una con­sulen­za. Det­to e fat­to. Quaglia, che ha già por­ta­to alla luce gli affres­chi di San­t’E­mil­iano (Padenghe), ha ese­gui­to una ric­og­nizione ed una strati­grafia il cui risul­ta­to è sta­to quel­lo di sco­prire, con il per­me­s­so del­la Soprint­en­den­za ai beni artis­ti­ci di Bres­cia, una Madon­na purtrop­po molto dan­neg­gia­ta e la figu­ra di un prob­a­bile san­to. Dunque, dal­lo scrig­no del­l’Ab­bazia di Maguz­zano esce fuori un altro pic­co­lo tesoro ines­tima­bile che apre nuovi sce­nari sug­li artisti che, durante il Rinasci­men­to, han­no fre­quen­ta­to sicu­ra­mente la local­ità di Lona­to. Un ulte­ri­ore pro­va per sostenere quan­to da tem­po stan­no dicen­do Mes­sori e tut­ti gli altri espo­nen­ti più o meno noti al grande pub­bli­co di difend­ere dal­l’ag­gres­sione del cemen­to Maguz­zano e la riv­iera del Gar­da. Ma anche per sen­si­bi­liz­zare l’opin­ione pub­bli­ca e la classe polit­i­ca. Quel­la classe polit­i­ca su cui ieri mat­ti­na il pro­fes­sor Quaglia non ha esi­ta­to a puntare l’indice. «Il fat­to che non ci siano sin­daci o asses­sori alla cul­tura del pos­to è un sin­to­mo di malessere e di pre­oc­cu­pazione per chi ha a cuore la con­ser­vazione del nos­tro pat­ri­mo­nio. Noi li abbi­amo invi­tati tut­ti, eppure non si è pre­sen­ta­to nes­suno: il solo sin­da­co di Sirmione è gius­ti­fi­ca­to per­chè ave­va già fat­to sapere di un suo indero­ga­bile impeg­no». Eppure, ieri, si dice­va, è sta­to pre­sen­ta­to il pri­mo con­veg­no nazionale sul restau­ro, al quale han­no già ader­i­to tut­ti i mas­si­mi espert­ti e docen­ti prove­ni­en­ti dal­l’I­talia. E a luglio par­tirà un mas­ter sul restau­ro dei dip­in­ti murali (info: 333.5211254; fax: 030.9911985; e‑mail: info@arte800.com).

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