venerdì, Marzo 29, 2024
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La Giunta ha ridotto i plateatici e numerosi negozi devono arrangiarsi con vetrinette profonde 30 centimetri .La protesta degli esercenti: «Ci adeguiamo, ma così assumiamo meno gente»

Bar e pizzerie si fanno più stretti

Una delibera che non lascia spazio ad interpretazioni. L’amministrazione comunale, ribadendo un precedente provvedimento di fine dicembre, ha deciso di procedere alla riorganizzazione e al riordino dei plateatici. L’intento è quello di migliorare la percorribilità sul territorio revocando o modificando, se necessario, le concessioni esistenti in modo da preservare la «naturale bellezza dei luoghi che si possono cogliere solo se gli stessi risultano visibili ed accessibili». Secondo questa ottica, nei giorni scorsi è arrivata ai proprietari di molti esercizi commerciali del centro storico la comunicazione di riduzione del plateatico: la lettera non ha mancato di creare malumore e prese di posizione da parte di più di uno degli interessati. E come spesso succede, non tutti si sono subito adeguati alla nuove normative innescando cosi l’inevitabile spirale di raffronto – emulazione, con tanto di polemiche sotterranee e di accuse incrociate. A questo s’aggiunga la spada di damocle del riordino dell’arredo urbano del centro storico. Il regolamento, al momento messo in naftalina dall’amministrazione comunale, prevede la sostituzione delle tende esterne fisse ancorate a terra con ombrelloni o tende a pantalera, cioè uno o più teli retrattili privi di punti d’appoggio sul plateatico. Nell’attuale contesto di incertezza c’è anche chi in piazza Statuto non ha trovato di meglio che rispolverare e ricollocare sul plateatico una struttura in ferro, con relativa copertura, fatta togliere l’estate scorsa dal Comune perché priva delle necessarie autorizzazioni. Tornando alla riduzione dei plateatici, il provvedimento, già in vigore, ha ovviamente anche delle ripercussioni in fatto di occupazione stagionale. «Per quel che mi riguarda», afferma il gestore della pizzeria Tre Archi, in piazza Matteotti, «ho già provveduto a ridurre lo spazio esterno eliminando sei tavolini. È chiaro che così facendo ho assunto una persona in meno». Altro non vuole aggiungere, ma è evidente il malumore per una situazione che danneggia la sua attività commerciale. Il concetto viene ribadito anche da Luisa Olivieri, titolare della pizzeria Al Porto. «Per questa stagione ho mantenuto lo stesso plateatico solo perché ho impugnato il provvedimento e per un vizio di forma il Comune è stato costretto a fare un passo indietro. Ma il prossimo anno non avrò scampo e dovrò rinunciare a 20 – 25 posti sulla piazza. Sarà inevitabile tagliare sul fronte del personale». Ma ciò che irrita più di un commerciante, tutti per ovvie ragioni preferiscono mantenere l’anonimato, è quella che ritengono una mancanza di uniformità nelle decisioni prese dalla Giunta. «Molti di noi», dichiarano, «sono costretti a ridurre il numero dei tavolini esterni per motivi paesaggistici o di viabilità, quando c’è invece chi ha ottenuto la possibilità di aumentare il plateatico in zone di grande pregio come il lungolago. Non ci sembra il massimo della giustizia». Intanto, dagli uffici della polizia municipale fanno sapere che la comunicazione della riduzione dei plateatici è stata inoltrata agli esercenti pubblici solo da pochi giorni e perché il provvedimento vada a pieno regime occorrerà ancora un po’ di tempo. Da ricordare che le delibera di Giunta intima anche ai negozi che insistono in corso Umberto I di ridurre l’esposizione esterna a vetrinette dalla profondità di 30 centimetri, mentre nella centralissima piazza Matteotti per motivi di decoro paesaggistico hanno subito una riduzione dello spazio pubblico due bar e altrettante pizzerie. Stessa sorte per un ristorante che si affaccia anche su via San Martino. Per problemi di viabilità, è stata ridotta la superficie di suolo pubblico dato in concessione alla pizzeria che insiste su via Toscanini, mentre in Borgo Cavour dopo i lavori di riqualificazione, in ritardo sulla tabella di marcia, non sarà possibile alcun plateatico, ma verrà consentita solo l’occupazione con tende, se debitamente autorizzate. Altre piccole variazioni vengono infine apportate per i plateatici di Borgo Garibaldi, via Cesare Battisti e lungolago Lenotti.

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