giovedì, Aprile 18, 2024
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Il presidente bielorusso che aveva vietato i soggiorni terapeutici in Italia ha cambiato idea

Bimbi dell’Est, cade il veto

Il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko ha fatto dietro-front. I bambini colpiti dagli effetti del disastro nucleare di Chernobyl potranno tornare ad essere ospitati in Italia. I 700 bimbi che vengono solitamente ricevuti ed accolti durante l’estate dall’organizzazione desenzanese «Garda solidale onlus» guidata dal presidente Fabio Perin, potranno dunque tornare sulle rive del Benaco grazie a un faticoso negoziato. Una trattativa portato a termine dallo stesso Perin e dal torinese Antonio Prisco presidente di «Planet onlus» in occasione di un viaggio avvenuto la settimana scorsa a Minsk, capitale dell’ex repubblica sovietica. Il premier bielorusso aveva dichiarato in un discorso ufficiale tenuto al Parlamento che i bambini sarebbero dovuti restare a casa per non essere «educati al consumismo della civiltà occidentale». Una dura presa di posizione che avevano gettato nella costernazione le numerose associazioni di volontariato che da anni stanno attuando un autentico percorso di recupero psico-fisico degli sfortunati bambini abitanti nelle aree contaminate dal disastro del reattore di Chernobyl. Ora questo pericolo appare scongiurato, almeno per quest’anno. «Sì – ammette Fabio Perin -, possiamo tirare un sospiro di sollievo perché nel corso degli scambi intrapresi con i vertici governativi bielorussi, che si sono mostrati sensibili ed attenti, ci è stato assicurato che i bambini riprenderanno i loro viaggi in Italia. I nostri 700 piccoli sono già pronti per arrivare a scaglioni, ovviamente non appena sarà pianificato l’intero programma». Intanto, sabato prossimo a Gavardo si tiene il primo incontro per allestire a giugno il convoglio umanitario diretto a Gomel, che distribuirà generi di prima necessità e medicinali come sempre avviene da parecchi anni. A Minsk i due presidenti Perin e Prisco si sono, inoltre, incontrati con i capi del Dipartimento affari del presidente e di quello degli «Aiuti umanitari» per proseguire il programma di ristrutturazione dell’ex colonia Planeta che ospiterà, in una zona salubre, i bambini bielorussi. Il progetto e l’organizzazione, come si ricorderà, sono stati affidati ai due italiani che hanno avuto anche ripetuti scambi di vedute con gli architetti incaricati della stesura del progetto finale. Le prime ruspe sono già al lavoro e, secondo le previsioni, i lavori potrebbero cominciare nel mese di settembre. La manodopera sarà del posto mentre i materiali arriveranno dall’Italia. Si tratta di un prestigioso e significativo riconoscimento a Planeta e, indirettamente, a Garda Solidale il cui presidente ha ottenuto il pdersonale successo di risultare persona affidabile assieme ai suoi collaboratori. Lo sforzo da esercitare per la costruzione della colonia di Minsk è però enorme. Prisco e Perin lanciano, perciò, un appello ad aziende, istituti di credito e privati perché offrano dei contributi per la riuscita dell’iniziativa. Prosegue, infine, la capillare penetrazione di Garda Solidale che, grazie ad un’associazione di volontariato di Castiglione della Pescaia (Grosseto), potrà inviare alcuni bambini a rigenerarsi sulle rive del mar Tirreno.

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