mercoledì, Maggio 1, 2024
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Italia chiama Slovenia mostra a quattro mani di Maher e Morandi. La rassegna rimarrà aperta sino al 27

Allestimento a Palazzo Coen

Da Maribor a Salò. Questo l’itinerario della mostra “Niti Niti ?Carteggio”. I curatori del progetto, Breda Kolar Sluga e Alberto Zanchetta, hanno invitato Plona Maher a esporre le opere in rappresentanza della Slovenia e Albano Morandi per l’Italia. E dopo l’allestimento all’Umetnostna Galerija di Maribor, la mostra sarà inaugurata domani, alle ore 18,30, presso la Civica raccolta del disegno di Salò al Fondaco di Palazzo Coen. La manifestazione culturale è stata illustrata ieri mattina dal vicesindaco professor Gualtiero Comini e dai due curatori nella conferenza stampa svoltasi presso il salone dell’Hotel Bellerive, presenti gli artisti. Una mostra?dialogo, come ha sottolineato Breda Kolar Sluga, allegoria e accertamento della verità. «Il dialogo simboleggia una strada non violenta, dove il nostro contributo e l’accettazione dell’altra parte s’incontrano nelle giuste proporzioni». La Maher e Morandi offrono prospettive simili nel «distanziare il quadro e la scultura di tipo classico nell’oggetto e nella riflessione del significato che ha il collocamento nello spazio». Entrambi, per le loro creazioni, utilizzano materiali «non artistici»: carta, stoffe, oggetti diversi. La rassegna è stata pensata come dialogo fra opere che si completano e si contaminano a vicenda, più che confronto fra due artisti (o due nazioni). I “gesti quotidiani” di Morandi e i “carciti” di Plona Maher si sfiorano per analogie: Morandi scompone oggetti banali, carte riciclate, libri, quaderni, e li modella in contenitori, scatole e cornici, realizzando pitture?sculture di valenza geometrica; Plona Mahler opera, a sua volta, attraverso la stratificazione della carta e della stoffa, creando efflorescenze, strutture fluttuanti, delicate quanto fragili e poetiche. Il punto d’incontro è quindi nell’indagine del rapporto tra forma e superficie, tra forma e colore nella continua ricerca di una definizione spaziale. Ed ecco la carta offrire la possibilità di essere trattata in senso plastico per dare vita a sculture discrete o a installazioni rarefatte. Il vicesindaco, Gualtiero Comini, ha sottolineato il carattere internazionale del progetto che vede protagonisti due artisti di diversa origine (la Maher di Maribor, Morandi di Salò) ma di formazione italiana. La manifestazione vuole anche essere conferma della vitalità culturale del territorio in un momento difficile in cui tuttavia già si vedono i primi segni di ripresa. La mostra sarà aperta preso il Fondaco di Palazzo Coen di Salò da sabato 5 (ore 18,30) e sino adomenica 27 febbraio (ore 18?20 dal martedì al venerdì e ore 10?13 e 15?20 sabato e domenica, lunedì chiuso) e avrà una significativa appendice nello spazio espositivo di “Area Imprinting” dell’ex Cotonificio De Angeli Frua di Roé Volciano con tre installazioni, una delle quali realizzata a quattro mani.

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