Sulle tavole bresciane sarà imbandito per tutta l’estate il re tartufo, perché la Regione Lombardia ha stabilito la raccolta da giugno a settembre. Il quantitativo giornaliero pro capite non può superare il chilo, a meno che un solo tartufo ne oltrepassi il peso. Le norme che disciplinano la raccolta in Lombardia nel periodo 2001-2002 sono state approvate per decreto dalla Giunta regionale. Il calendario è differenziato, oltre che per le province di Brescia e Pavia, anche per la provincia di Mantova. Le zone bresciane votate alla produzione del tartufo sono la Valtenesi, le colline moreniche e Gargnano, la Valle Sabbia e le sue montagne. Vi è stata accertata la presenza di tutte le nove specie: tra le quali l’insuperabile tartufo bianco (Tuber Magnatum) e il tartufo nero (Tuber Melanosporum), la cui raccolta inizia prima di Natale. Il tartufo si sviluppa sotto terra ed è legato nel suo ciclo vegetativo a un partner arboreo, quercia o pino, con il quale intercorre un rapporto di simbiosi.
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Caccia al tartufo da giugno a settembre
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