martedì, Aprile 23, 2024
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Il consiglio decide di regalare il tricolore alle nuove famiglie

Decisione unanime delle forze politiche di Salò

Una bandiera italiana a tutti i nati, a chi si sposa e a chi la chiede. Lo ha deciso il consiglio comunale di Salò, dietro sollecitazione di Renato Cobelli (area Ppi). «Lo stesso presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, si è augurato la presenza di un tricolore in ogni casa. Un vessillo di libertà conquistato da un popolo che si riconosce unito», ha detto Cobelli. La proposta è passata all’unanimità. Toccherà alla giunta stabilire le modalità. Qualcuno (Vincenzo Zambelli) ha suggerito di aggiungere il testo della Costituzione; altri (Gianluigi Pezzali) di «piantare un albero per ogni nato». Ma queste suggerimenti non sono stati votati. Altra mozione di Cobelli: la pagina bianca destinata all’aerosol-art. «Sono rimasto impressionato dalla notizia relativa all’incidente mortale occorso al 15enne milanese che, nel tentativo di lanciare un messaggio con le bombolette spray nelle gallerie del metrò, è rimasto folgorato da una scarica elettrica – ha spiegato il consigliere -. Un tentativo di comunicare che equivale ai nostri, quando mandiamo una lettera al direttore di un quotidiano, facciamo un comizio o entriamo in Internet. E mi sono chiesto: sarà mai possibile allestire, anche a Salò, una sorta di pagina bianca, in una piazza, dove poter incontrare le persone, e poter stabilire un legame tra chi scrive graffiti e chi legge? D’accordo, c’è il timore che imbrattino. Ma è lo stesso rischio che corriamo tutti i giorni: chi parla, chi scrive, chi ascolta. La storia di ciascuno è segnata da parole dette e ascoltate, che hanno spesso lasciato cicatrici profonde o guarito da cicatrici più antiche. Credo che i ragazzi fuggano dalle nostre piazze mediatiche, considerate troppo noiose. E, quando non sporcano per il solo gusto di farlo, sappiano trasferire bellezze, come certi messaggi che campeggiano sulle facciate delle case. Perchè, allora, non rilasciare un permesso che consenta di scrivere sulle pagine bianche approntate in luoghi pubblici. Si colmerebbe, probabilmente, la carenza di comunicazione con gli adulti. E si lancerebbe un segnale: che è possibile esprimersi, ognuno come sa, senza forzature e violenze, senza inutili e dannosi eccessi». La settimana scorsa il sito Internet www.brixiafame.com ha informato che il comune di Brescia segnalerà le superficie da decorare. Nell’attesa continua la raccolta on line delle migliori opere realizzate in città e provincia, una sorta di «galleria» contenente i graffiti più belli. L’assessore all’Urbanistica di Salò Barbara Botti, ha espresso qualche perplessità. «Se concediamo gli spazi, ben difficilmente i ragazzi li utilizzano – ha detto -. Inoltre non saprei dove andare a trovarli. Eppoi sono dubbiosa su questo mezzo di comunicazione». L’assessore alla Pubblica istruzione, allo Sport e alle Politiche giovanili, Gabriele Cominotti, ha aggiunto che, anzichè sui muri, l’aerosol-art potrebbe essere autorizzata «sui cassonetti dell’immondizia, piuttosto bruttini. Chissà, magari è un’idea più fattibile». Il sindaco Giampiero Cipani ha chiuso la discussione impegnandosi a studiare la fattibilità della proposta. Concludiamo ricordando che, un paio di mesi fa, «Gli amici del golfo» hanno messo la taglia di 500 euro, equivalenti a un milione (circa) di vecchie lire, sul graffittaro che ha imbrattato case, vicoli e palazzi, usando la sigla BDP, di origini misteriose.

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