venerdì, Marzo 29, 2024
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Destinati a Limone, ma bloccati a Riva. I camion? Niente posto sul traghetto

Dodici pullman al palo: il turismo già soffre

Non s’è dovuto aspettare poi molto. E’ bastato il primo, timido accenno vacanziero, durante le festività di Capodanno, a far crollare con inesorabile puntualità l’intera impalcatura allestita per fronteggiare la chiusura della Gardesana Occidentale. Il ponte di fine anno ha messo così a nudo tutta la precarietà ed il raffazzonamento delle misure deputate a risolvere l’emergenza. Emblematica la decisione di “parcheggiare” negli alberghi di Riva i turisti di dodici pullman attesi a Limone.«Nel pacchetto turistico erano compresi alcuni tour nel Trentino – spiega il sindaco di Limone Gianbattista Martinelli – non si poteva certo pensare di farli traghettare tutte le mattine fino a Riva: meno male che gentilmente il sindaco Malossini ha trovato dove sistemarli…»I contatti tra i due primi cittadini, in questi giorni, si sono fatti sempre più intensi. Anche perchè, come abbiamo scritto, il traghetto Mincio è subito andato fuori uso (lo aggiusteranno oggi?) e solo da ieri la Navigarda (mentre il traffico passeggeri si spostava sui battelli) ha scodellato il «sostituto»: un traghettino che può imbarcare la miseria di una dozzina di veicoli, esclusi però i camion. Impensabile che l’isolamento di Limone possa protrarsi come ora; ed impensabile anche che il porticciolo di Riva affronti (in stagione) un movimento veicoli verso il bresciano che è paragonabile a quello della rotta Piombino-Elba. Il consiglio di Riva si riunirà la settimana prossima in una seduta straordinaria per discutere della questione Gardesana e nel particolare della sua paventata chiusura per due anni. E’ una prospettiva che il civico consesso rivano s’appresta a demonizzare in via ufficiale approvando una mozione che Ivo Gentilini ha fatto firmare in tempi record da molti colleghi consiglieri. «La provincia di Trento – spiega il sindaco – non ha preso decisioni ufficiali sui destini della Gardesana. C’è stata solo la conferenza stampa di un assessore (Casagranda, dei lavori pubblici ndr.). Tra qualche giorno è previsto un incontro tra il presidente Dellai e gli amministratori di Riva e Limone: è lì che la questione sarà affrontata sul serio».Il problema della Occidentale rimane così in cima alle incombenze della giunta trentina ma anche sull’altro versante della frana (quello lombardo) qualcosa si sta muovendo. Oggi a Limone, e subito dopo ai piedi della frana, giungeranno le alte sfere regionali della Lombardia con in testa la vicepresidente Beccalossi, braccio destro di Formigoni. I limonesi sono decisi a mettere in contatto i loro vertici politici con quelli trentini: chiedono una veloce soluzione del problema. Ripristinare la strada mentre si costruisce il tunnel.

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