giovedì, Aprile 18, 2024
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Solidarietà. L’alpinista Stenghel Il libro propone itinerari di arrampicata e finanzia i progetti di Serenella Onlus

«Garda verticale» per dare una mano a chi soffre di più

Non accade di frequente che un grande scalatore riponga pari entusiasmo nel salire le sue amate pareti quanto nel descriverle. Ancor più raro è poi che la stessa persona si adoperi per iniziative di solidarietà internazionale con lo stesso entusiasmo col quale si afferra ai minuscoli appigli di una verticale ed inaccessa parete di roccia. Il roveretano Giuliano Stenghel (per gli amici Sten), invece, rappresenta una eccezione e lo ha ampiamente dimostrato non solo creando innumerevoli capolavori di arrampicata sui monti che circondano il Garda, in Valle del Sarca e sulle Dolomiti di Brenta, ma anche realizzando, con l’aiuto dell’amico Fausto Camerini, alpinista bresciano e collaboratore di Brescia ogg i, un volume di sicuro interesse e di estrema utilità intitolato Garda Verticale , fresco di stampa a cura della Zeta-Beta edizioni. l Il libro. Garda Verticale – a suo tempo distribuito privatamente con altra e più modesta veste editoriale sotto il titolo, tanto caro a Sten, de il Grido del Gabbiano – è una originale proposta di itinerari di arrampicata, molti dei quali firmati Sten, uniti da un unico e assai poetico comune denominatore, vale a dire di essere stati tracciati su pareti che si affacciano sulle acque del Benaco. È un’opera quindi di sicuro interesse per i lettori veronesi appassionati di montagna in quanto troveranno descritti percorsi, in buona parte inediti o comunque poco conosciuti, sia sul versante occidentale del Monte Baldo e nelle falesie di Garda che sui monti di Riva, su quelli della sponda bresciana da Tremosine a Tignale sino al golfo di Salò e persino sulla Rocca di Manerba, estrema propaggine meridionale del comprensorio alpinistico benacense. Ogni capitolo, ciascuno dei quali si riferisce ad un singolo settore montuoso, è introdotto da un breve racconto di uno dei principali protagonisti dell’arrampicata in zona. È un modo originale e particolare per avvicinare anche, diciamo così, sentimentalmente i lettori alla conoscenza delle montagne descritte. l I progetti. Ma Giuliano Stenghel ha voluto fare di più, e questa volta col cuore più che con la punta delle dita e la forza delle braccia. Stenghel, infatti, ha creato l’associazione Serenella, un ente senza fine di lucro che si prefigge di aiutare le persone, ed in particolare i bambini, che si trovano in grande difficoltà. Assieme dunque ad altri alpinisti di grande valore come, tanto per citarne alcuni, Franco Perlotto e Fausto De Stefani entrambi impegnati in progetti umanitari, anche Giuliano ha guardato oltre le pareti in cerca di bisogni e sofferenze da alleviare. Ed anche questa guida, come la sua precedente versione, in realtà nasconde dietro l’indubbia utilità e tecnicità del contenuto uno scopo più alto e più importante che è appunto quello di far conoscere l’associazione e i suoi scopi, offrendo così ai lettori la possibilità di partecipare concretamente ad alcune delle numerose iniziative umanitarie in programma. Per questi motivi non è un caso che qualcuno abbia definito l’associazione Serenella la scalata più bella del formidabile Sten. l L’associazio ne. Molteplici sono i progetti dell’associazione Serenella Onlus e numerosissimi i soci sostenitori. «Grazie alla solidarietà di tante persone», scrive nel volume Giuliano Stenghel, «siamo riusciti a creare un ponte indispensabile fra noi e molte popolazioni povere organizzando importanti iniziative di solidarietà. Un esempio concreto è l’adozione a distanza di bambini orfani o molto poveri che i nostri amici missionari direttamente impegnati sul luogo riescono a mantenere con soltanto 30 mila lire al mese (oggi 15 euro circa)». Ma non è solo quello delle adozioni il fronte su cui è impegnata l’Associazione Serenella. Oltre all’adozione a distanza, infatti, i programmi prevedono l’insegnamento di una professione alle donne in Albania, la custodia di bambini in Albania, Africa ed America Latina, la realizzazione di un orfanotrofio nel Burundi, la costruzione di un villaggio in Colombia per i “desplasados” a causa della guerriglia e molto altro ancora. «Chi fa parte dell’associazione Serenella», scrive sempre Sten, «è consapevole di dare e… soltanto e semplicemente dare, senza compromessi o ipocrisie, nella piena consapevolezza di quanto un atto d’amore sia importante sia per chi lo riceve che per chi lo fa… Finora abbiamo sostenuto i missionari che ci hanno chiesto un aiuto, abbiamo promosso e finanziato tante iniziative per sensibilizzare la solidarietà (serate, manifestazioni, magliette ecc.) e la risposta è stata straordinaria e tante offerte sono volate verso chi non ha avuto la fortuna di avere ciò che noi abbiamo». l Come aderire. Chi fosse interessato quindi ad aderire, o più semplicemente a meglio conoscere le iniziative dell’associazione, oltre ad acquistare il volume di Stenghel Garda Verticale può telefonare allo 0464.414.384 oppure allo 0464.499.861; in alternativa è possibile informarsi via Internet digitando www.serenella.org oppure www.alpinismoesolidarieta.org, oppure ancora contattare direttamente Giuliano Stenghel scrivendo a gstengh@tin.it.

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