martedì, Luglio 1, 2025
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Molti turisti ma anche soggiorni all’insegna del mordi e fuggi

Gli albergatori al settimo cielo i commercianti un po’ meno

Cambia il turismo di Malcesine. A confermarlo sono gli stessi presidenti delle associazioni di categoria, Ugo Treccani per gli albergatori e Raffaele Petrucci per i negozianti. Alcuni dati sono stati commentati già a metà stagione: nulla da dire sul numero di presenze, gli albergatori si ritengono infatti soddisfatti. Meno contenti sono invece negozianti e ristoratori, che lamentano una flessione del giro d’affari rispetto gli anni scorsi. È infatti evidente una spaccatura tra economia e politica alberghiera e quella riguardante esercenti e commercianti. «Quello che interessa questi ultimi», dichiara Petrucci, «nell’ultima stagione è stato un turismo veloce e diurno. I clienti quest’estate hanno soggiornato meno giorni, spesso anziché fermarsi una settimana, restano solo tre – quattro notti. Purtroppo molti colleghi lamentano che il turista di Malcesine spende meno, ha giusto i soldi per l’albergo. Ovviamente ogni attività ha poi vissuto una realtà propria, c’è anche chi ha ottenuto dei buoni guadagni, ma sicuramente l’impressione di un turismo in calo, se non altro dal punto di vista qualitativo, rimane. Sarebbero venuti a mancare anche molti stranieri, compresi i più affezionati, che vengono da anni, e che possiedono perfino la casa a Malcesine. Il paese non è al passo con i tempi, dovremmo sfruttare di più i sistemi informatici, come Internet, e adoperarci per attirare anche colui che viaggia in aereo, e non lavorare solo con i pullman». Per quanto riguarda gli albergatori, il presidente di categoria Ugo Treccani sostiene invece che quella del 2000, è stata una delle più belle stagioni degli ultimi anni, anche se ammette che per i commercianti non è stata ottimale. «Mi è anche capitato di vedere clienti», racconta Treccani, «salire in camera con una bottiglia di vino acquistata al supermercato. Effettivamente è il primo anno che noto un comportamento simile. Solitamente il cliente beve al ristorante, o al pub, oppure in albergo, prima di salire in stanza». «Sono d’accordo con Petrucci», continua Treccani, «nell’affermare che è cambiato il tipo di clientela: quello del Duemila è un turismo più veloce. Ad agosto è stato tutto un “mordi e fuggi”, e questo comporta anche altri effetti negativi: sta venendo a mancare la relazione, lo scambio con il cliente, proprio per la velocità con la quale lo straniero arriva e riparte». Difficoltà quest’anno ne hanno avute soprattutto i gestori dei pub, che devono lottare anche con leggi abbastanza rigide sugli orari di chiusura e le emissioni sonore. Anch’essi hanno inoltre avvertito un calo, Malcesine come anche Petrucci sostiene, è diventato un luogo di turismo da «over 50», cosa che può non dispiacere al presidente degli albergatori: «Credo che l’economia malcesinese sia sostenuta dai cinquantenni, il giovane (a meno che non sia del paese) non spende comunque molti soldi, e disturba. Penso che un turismo dopo le 23 non serva a nessuno, i negozi sono chiusi a quell’ora».

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