venerdì, Aprile 26, 2024
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I dati della Regione 2004 cancellano il trend negativo superando gli otto milioni di presenze. Dopo due anni di crisi la controtendenza e gli operatori sono ottimisti

Gli stranieri riscoprono il lago

Boccata d’ossigeno per il turismo gardesano. I dati elaborati dal Sirt (Sistema informatico regionale turistico) evidenziano, nel settore alberghiero, un 2004 in crescita rispetto all’anno precedente. Impercettibile flessione, invece, in campo extralberghiero per un trend generale che si chiude comunque con il segno positivo. Nei 15 paesi che formano il comprensorio del lago di Garda sono arrivati complessivamente un milione 557mila 127 turisti, per un monte di presenze pari a 8 milioni 304 mila 192 giornate. Numeri importanti, ma purtroppo ancora lontani dall’anno solare 2001 quando si raggiunse, a livello di presenze, quota 9 milioni 11mila 322. Questo raffronto va tenuto presente per cercare di riguadagnare posizioni d’eccellenza perse per molteplici motivi. Fra i tanti, secondo il presidente dell’Ugav Giuseppe Lorenzini, «C’è la critica situazione internazionale, l’anomalo e ingiustificato aumento di molti prezzi, soprattutto nel campo degli alimentari, e la crisi economica della Germania». Tali concetti erano stati espressi già in dicembre nel corso dell’assemblea dell’Unione Gardesana albergatori svoltasi a Malcesine: in quella sede Lorenzini sostenne che a fine anno il comprensorio turistico del Garda avrebbe raggiunto 8 milioni 500 mila presenze e 1 milione 650 mila arrivi. Una previsione superiore ai dati registrati in realtà dal Sirt, numeri che comunque rispecchiano, rispetto al 2003, un aumento di arrivi (3,37 per cento in più) e di presenze (0,72%): in pratica circa 50mila arrivi (50.781 per la precisione) e 59mila 555 presenze in più. Ma due anni fa, nel 2002, le presenze nel comprensorio lacustre erano state superiori di ben 131mila 894 unità rispetto all’anno appena concluso (8milioni436mila 86 in totale). Dopo la decisiva flessione del 2003, comunque, si può tornare a ben sperare considerando l’inversione di tendenza registrata nell’anno appena concluso un trend per il futuro «Anche se», come ha evidenziato recentemente l’assessore provinciale al turismo, Antonio Pastorello, «non è il caso di dormire sugli allori». In attesa di veder partire le nuove strategie, che verranno suggerite dalla Commissione permanente del turismo riunitasi nei giorni scorsi nella sede della Provincia, interessante diventa capire come stanno procedendo le prenotazioni alberghiere per la stagione 2005. Viene in aiuto, per ciò che concerne il mercato inglese, Giuseppe Savastano, responsabile per il Nord Italia della Thompson, una delle compagnie turistiche più importanti a livello mondiale e che recentemente ha assorbito anche la tedesca Thui. «Dai dati in nostro possesso i presupposti sono buoni», risponde da Londra l’agente turistico, «Rispetto alle prenotazioni raccolte nello stesso periodo dell’anno scorso siamo a un generale più sei per cento, con punte un po’ più alte per l’area gardesana. Il Benaco raccoglie consensi tra i vacanzieri d’oltremanica: il tutto favorito dalla presenza, nelle immediate vicinanze, del sistema aeroportuale del Garda (Villafranca e Montichiari ndr). I flussi dei voli charter vengono programmati, per ragioni organizzative, con largo anticipo e il fatto che già ora registriamo un aumento di prenotazioni turistiche è importante, se non altro, perché il pacchetto tutto inclusivo viene venduto a prezzo pieno, diminuendo le offerte last minute». Ottimista anche Marco Zaninelli, presidente dell’Assogardacamping, che raggruppa 37 strutture ricettive della Riviera degli Olivi. «Il 2004 si è chiuso in positivo», conferma, «con una buona ripresa in luglio, agosto e settembre. Per questa stagione siamo ottimisti, previsioni metereologiche permettendo». Anche dal consorzio Lago di Garda è…, presieduto da Antonio Pasotti, arrivano note confortanti. «Il mercato tedesco dovrebbe confermare le posizioni del 2004», dice Pasotti, «perché il cliente tedesco è da sempre fidelizzato al Garda ed eventuali flessioni negli arrivi o nelle presenze sono determinate solo dalla situazione economica interna alla Germania. La nostra politica di promozione non persegue l’abbattimento dei prezzi, ma il miglioramento dei servizi da offrire ai turisti, attraverso pacchetti speciali, come ad esempio una serata all’Arena o il transfert dall’areoporto all’albergo».

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