I resti del Sen. Riccardo Gigante al mausoleo dannunziano accanto alla tomba di Gabriele d’Annunzio

15/02/2020 in Attualità
Di Luigi Del Pozzo

Un even­to eccezionale den­so di sig­ni­fi­ca­to, scan­di­to da un rig­oroso pro­to­col­lo, qua­si mil­itare, han­no salu­ta­to, con 11 salve di can­none, l’ar­ri­vo, “Ti aspet­tava­mo qui”, il tito­lo del­l’ap­pun­ta­men­to odier­no, nel mau­soleo del Vit­to­ri­ale dei resti   del pri­mo sin­da­co irre­den­tista, Podestà e Sen­a­tore di Fiume Ric­car­do Gigante.

Nel­la stes­sa urna (undi­ci in totale: 10 Legionari e una di d’An­nun­zio nel mau­soleo sopra il colle che dom­i­na la nave Puglia ed il lago di Gar­da, è sta­ta col­lo­ca­ta anche un’an­fo­ra con i resti di alcun di alcune vit­time delle Foibe di cui pro­prio in questi giorni ne ven­gono cel­e­brate le ricor­ren­ze “Ma quel­lo di oggi non è un atto di ostil­ità e ran­core vuole essere una atto di pace in un luo­go di pace come è il Vit­to­ri­ale — ha volu­to sot­to­lin­eare il pres­i­dente del Vit­to­ri­ale , pros­eguen­do “oggi è la gior­na­ta più solenne degli ulti­mi anni per­ché pos­si­amo far riposare qui i resti di Ric­car­do Gigante, e sod­dis­fare una volon­tà pre­cisa di D’An­nun­zio, quel­la appun­to di avere accan­to a se gli ami­ci del­l’im­pre­sa fiu­mana”.

Fra le varie autorità pre­sen­ti, ed era­no vera­mente numerose spic­ca il sen­a­tore Mau­r­izio Gas­par­ri — “Caro Gabriele d’An­nun­zio — ha esor­di­to il sen­a­tore Gas­par­ri — oggi abbi­amo esau­di­to qui il tuo deside­rio, ques­ta è la vera sto­ria del pat­ri­mo­nio cul­tur­ale ital­iano. Orgogliosa­mente ho col­lab­o­ra­to nelle ricerche e nel­l’i­den­ti­fi­cazione dei resti di Ric­car­do Gigante, ottenu­ta gra­zie alla preziosa col­lab­o­razione delle forze armate. Infat­ti, il suo Dna è sta­to iden­ti­fi­ca­to gra­zie agli esa­mi dei Ris dei di Par­ma. Ho parte­ci­pa­to e fat­to tante cose nel cor­so del­la mia car­ri­era polit­i­ca e isti­tuzionale ma ques­ta di oggi ‑fa sot­to­lin­eato Mau­r­izio Gas­par­ri  — è la più impor­tante che ho fat­to nel­la mia lun­ga car­ri­era polit­i­ca. Oggi andi­amo a cel­e­brare la vera cul­tura e il vero patri­ot­tismo ital­iano».”

“Mi sem­bra­va un obbli­go morale essere qui oggi — ha det­to il sin­da­co di Tri­este Rober­to Dip­i­az­za — anche per­ché veni­amo da una ter­ra in cui queste cose sono molto sen­tite, ed è una parte di sto­ria d’I­talia, di cinquan­t’an­ni di obblio e dimen­ti­can­za di cui dovrem­mo ver­gog­nar­ci.

All’even­to non man­ca­va un “affezion­a­to” del Vit­to­ri­ale, l’Asses­sore alla Cul­tura del­la tes­ti­mone del­l’avvenu­to com­pi­men­to del Vate affinché anche Ric­car­do Gigante, ami­co e com­pag­no di guer­ra anche nel­l’im­pre­sa fiu­mana, riposasse accan­to a Lui assieme agli altri nove ami­ci legionari dis­posti a cer­chio attorno all’ara cen­trale di Gabriele d’An­nun­zio.

Nelle foto ldp come è sta­to col­lo­ca­to, e ver­ran­no cus­todi­ti negli anni, e sec­oli, i resti del­l’irre­den­tista,

nel­l’ara tito­la­ta a Ric­car­do Gigante

 

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