È stato un convegno denso si argomenti, quello svoltosi qualche giorno fa a Balatonföldvar sul lago Balaton, in Ungheria, e nel quale si è discusso delle problematiche che interessano i più grandi laghi europei. Sul tavolo dei relatori, accanto ai rappresentati delle comunità lacustri del lago di Costanza, Balaton e Ohrid c’era anche Vincenzo Ceschini, vicepresidente della Comunità del Garda che, insieme a Lamberto Dondio di Salò dell’associazione Garda-Balaton, rappresentava il Benaco nell’importante convegno. Di particolare interesse la proposta formulata dal piccolo stato balcanico alla delegazione gardesana, alla quale è stato chiesto di offrire la propria decennale esperienza per cercare di rilanciare il turismo delle locale, una volta fiorente e ora praticamente cancellato dalla guerra jugoslava e albanese. Naturalmente, accanto all’aspetto prettamente turistico, si è anche discusso di una collaborazione scientifica indirizzata alla tutela delle acque con il laboratorio limnologico di Riva. Durante il suo intervento, inoltre, il dottor Ceschini ha illustrato, anche sulla scorta dei più recenti dati elaborati dallo stesso laboratorio, diretto dalla dottoressa Chiara Defrancesco, l’attuale stato di buona salute del Garda, sottolineando il grande impegno delle autorità competenti per salvaguardare le caratteristiche ambientali e climatiche che, tipicamente mediterranee, sono considerate uniche al mondo e vera ricchezza turistica.
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Aiuterà le comunità del lago Balaton a rilanciare l'offerta
Il Garda insegna turismo
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