venerdì, Marzo 29, 2024
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Inaugurato il nuovo complesso di viale Michelangelo per l’Itc «Bazoli» e il «Marco Polo», costato 4,7 milioni. Da definire il futuro dello stabile di via Carducci: il sindaco chiede certezze

La Ragioneria ha cambiato casa

Addio caro, vecchio «Bazoli». Al suo 52esimo compleanno il glorioso Istituto tecnico commerciale di Desenzano – e con lui anche l’istituto commerciale e turistico «Marco Polo», con cui ha condiviso negli ultimi decenni disagi e rinunce (il prezzo da pagare trovandosi in centro storico) – ha definitivamente traslocato da via Carducci in un nuovo stabile, moderno e funzionale, in viale Michelangelo, a fianco delle elementari. Un cambio di sede che ha lasciato qualche rimpianto, ma sicuramente da ieri – giorno dell’inaugurazione ufficiale davanti a una parata di esponenti politici, scolastici e militari – il «Bazoli» e il «Marco Polo» hanno finalmente un futuro certo in termini di spazi e di attrezzature. Per il vecchio plesso di via Bagatta e via Carducci, di proprietà comunale ma di fatto «utilizzato per finalità scolastiche» – come ha sottolineato l’assessore provinciale Mauro Parolini – ci sono progetti in cantiere ma ancora tutti da concretizzare. Tra il Comune di Desenzano e la Provincia, infatti, non sembra esserci piena sintonia su questo. Lo ha rivelato senza troppi giri di parole, davanti ai taccuini dei cronisti e in presenza dello stesso Parolini, il sindaco desenzanese Fiorenzo Pienazza: «Stiamo aspettando da oltre un anno che la Provincia ci dica qualcosa sul progetto di sistemazione del nostro polo scolastico con degli scambi; in fin dei conti siamo noi i proprietari…». L’assessore provinciale, invece, ha una sua idea del complesso di via Carducci: tenersene una piccola parte, come volàno degli altri plessi scolastici. Il Comune, invece, replica sostenendo che i locali potrebbero servire per gli uffici comunali e il comando della Polizia urbana, nonché per i servizi sociali. Per concludere con le polemiche, va annotata la protesta degli studenti – poi rientrata grazie al loro buon senso e a quello dei docenti -, che intendevano scioperare. Alla cerimonia ufficiale i ragazzi avrebbero voluto esserci tutti. Invece, sono stati autorizzati a presenziare solo i rappresentanti di classe. Comunque, Desenzano da ieri ha aggiunto un altro importante tassello scolastico che pone indiscutibilmente la cittadina al primo posto, subito dopo Brescia, per quanto riguarda l’istruzione superiore. L’immobile, che si estende su una superficie di 10 mila metri quadri, di cui 3.500 coperti, è distribuito su tre piani, ospita 44 aule normali, 11 laboratori, una biblioteca, un auditorium, la sala docenti. All’esterno ampi parcheggi. Al suo interno si muove un vero esercito di persone: 100 insegnanti, oltre 1000 studenti e 27 dipendenti. Tutti sotto la direzione del professor Giorgio Montanari, che è subentrato al compianto professor Antonio Carusetta, scomparso lo scorso mese. I due istituti, come ricorda Montanari, sono in continua crescita di iscrizioni e sono stati accorpati nel 1997. Vi si formano ragionieri, geometri, diplomati in commercio e turismo, e da tre anni anche i grafici pubblicitari. L’investimento per la Provincia è stato di 4 milioni 700 mila euro. La passata Giunta di centrodestra, invece, aveva sottoscritto la convenzione. Il Comune compartecipa infine alla spesa con un contributo di mezzo milione di euro. Al taglio del nastro presenti l’on. Adriano Paroli, il presidente della Provincia, Alberto Cavalli, gli assessori Mauro Parolini e Enrico Mattinzoli, il Dirigente scolastico provinciale Giacomo Colosio, il presidente del Consiglio provinciale Paola Vilardi, il sindaco Pienazza e gli assessori Maria Vittoria Papa e Adelio Zanelli, oltre ai presidi degli altri istituti superiori.

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