giovedì, Marzo 28, 2024
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Sorprendente scoperta: la zona era abitata dagli uomini del Neolitico. Gli archeologi inglesi sicuri: c’era un villaggio

La Rocca, sito preistorico

L'uomo preistorico abitava sulla : una conferma arriva proprio in questi giorni dagli studiosi inglesi, che anche quest'anno sono all'opera nell'area naturalistica del centro valtenesino per una serie di scavi e di sondaggi. Questa nuova sessione di ricerche non era in realtà prevista: è stata decisa dopo che, alla fine della sessione di scavi della scorsa estate, erano stati rinvenuti alcuni reperti giudicati estremamente interessanti. Da lì la decisione dell'equipe dell' di Birmingham, diretta dal professor Barfield, che scava sulla Rocca fin dalla seconda metà degli anni '70, di riprendere i lavori nell'estate del 2001: decisione fruttuosa, che fin dalle prime ore ha permesso di giungere a una conclusione fino ad oggi solo ipotizzata. L'equipe britannica, sotto la direzione dell'assistente di Barfield Simon Buteaux, ha infatti rinvenuto i resti murari di una struttura realizzata su un terrazzamento, che dovrebbero risalire all'epoca neolitica: si tratta di resti che lasciano presupporre l'esistenza in epoca preistorica di un insediamento stanziale sulla Rocca di Manerba. Altri reperti rivenuti in questi giorni non farebbero che confermare questa ipotesi: sono stati portati alla luce vari manufatti, tra cui un oggetto in selce e una sorta di piccolo piccone realizzato con un corno di cervo, che apre anche altre ipotesi sulla fauna locale, oltre che sulle abitudini alimentari degli antichi, anzi antichissimi abitanti di Manerba. «Non è la prima volta che sulla Rocca vengono ritrovati reperti risalenti al Neolitico – spiega Brunella Portulano, conservatrice del della Rocca di Manerba -. Tuttavia fino ad ora si pensava che tali reperti fossero da ricondurre al passaggio di popolazioni in questa zona: fino ad ora non si era mai pensato all'esistenza di un insediamento vero e proprio in questa zona databile ad un'epoca così antica». Ma chi potevano essere questi preistorici abitanti della Valtenesi? «Sicuramente un popolo capace di interventi costruttivi estremamente complessi – spiega la Portulano -. Dovremmo trovarci di fronte al terrazzamento di un terreno molto inclinato, dove è stato realizzato l'insediamento in capanne. Questi uomini erano inoltre quasi sicuramente cacciatori e pescatori, inoltre lavoravano la selce per la costruzione di strumenti e utensili, scambiandola probabilmente con altri popoli e portandola in loco». Queste conclusioni avranno presto una conferma definitiva e maggiormente dettagliata, quando i titolari della sessione di scavi, che si concluderà alla fine di questa settimana, potranno avere sottomano un quadro più completo della situazione. Certo è che la Rocca di Manerba non cessa mai di stupire: dopo i ritrovamenti medievali e alto-medievali, portati alla luce, restaurati e oggi visitabili con un percorso organizzato, recentemente erano stati rinvenuti i resti di una struttura d'epoca romana, probabile luogo di culto che gli studiosi sono inclini ad indicare come un tempio dedicato a Minerva (cosa che sarebbe confermata dal toponimo). E restano ancora da scavare i resti di una situata su un'area di proprietà privata: un vero e proprio insediamento abitativo, testimoniato anche dal ritrovamento di tessere di mosaico e altri manufatti, destinato per il momento a rimanere nascosto sotto la terra.

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