giovedì, Aprile 25, 2024
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Decine gli scantinati, i magazzini ed i garage ancora allagati

L’acqua cala, l’emergenza resta

Gli abitanti di S.Giorgio ricorderanno a lungo l’«acqua alta» che da 23 giorni allaga le cantine. Per la «Venezia della Busa» il livello fatica a calare ed ora è bloccato dalla pioggia. Diverse famiglie hanno deciso di lasciare le abitazioni perchè le caldaie erano sott’acqua. Il ritorno alla normalità è lontano perchè la falda stenta a abbassarsi e per molti «saiorini» i disagi proseguono.«In paese siamo fortunatamente agli sgoccioli, a meno che la pioggia di questi giorni non riapra l’emergenza. Purtroppo sono da segnalare dei casi gravi, come quella di alcune persone che per arrivare nel garage interrato devono usare la barca. Qui i tempi per ritornare alla normalità risultano evidentemente più lunghi. Generalmente, dall’oltre mezzo metro misurato nei sottoterranei nelle settimane scorse, ora si è scesi, quasi ovunque, ad una decina di centimetri e spesso meno» commenta l’ex sindaco Marco Perini, riconosciuto referente di “Saori”. «Il peggio è alle spalle – continua – anche se l’emergenza non è finita, come confermano le pompe che un po’ dovunque funzionano giorno e notte. Sullo svuotamento forzato delle cantine i pareri sono discordi. Molti lo ritengono dannoso alle strutture delle case ed inutile in quanto la falda sotterranea fa nuovamente alzare l’acqua nei locali in breve tempo. Anche le molte famiglie che, rimaste al freddo, si erano fatte ospitare da parenti e amici, sono rientrate. Io stesso ho ritentuto di andare a Torbole qualche giorno». Più critica la situazione nella località Cavallo, a ridosso di via S.Caterina. «Nelle cantine più profonde l’acqua aveva superato il metro ed ora la sua altezza si è dimezzata. Nei locali meno bassi, invece, degli 80-90 centimetri d’acqua dei gironi scorsi, ne rimangono circa una ventina» puntualizza il taxista Vigilio Angeli che abita in zona. «Per molte famiglie i danni sono ingenti. Un mio vicino, ad esempio, ha avuto distrutta la costosa stube e non si contano le caldaie fuori uso. Speriamo nei contributi promessi dal comune». La possibilità di rimborsi provinciali, fatta balenare dalla giunta Veronesi, ha scatenato a S.Giorgio e dintorni la corsa alla domanda. Sono decine, infatti, le persone che hanno già presentato in municipio le scartoffie per avere i benefici, anche se alcuni di loro sono scettici. Ricordano i sinistrati della piena del Sarca del 1999, a Mogno, rimasti a bocca asciutta malgrado le domande in Provincia. In attesa che da Trento giungano buone notizie per ripagare i danni, in queste ore a S.Giorgio sono tutti con il naso all’insù a scrutare il cielo. La gente è preoccupata per la pioggia degli ultimi giorni. Cade fortunatamente a tratti, ma deve aver alzato la falda se più d’una persona ha notato che nelle cantine l’acqua è salita di qualche centimetro. Nulla di preoccupante se, come sembra, il bel tempo è in ormai arrivo. Altrimenti, quello che è già un record – 23 giorni d’«acqua alta» – sarà purtroppo destinato ad aumentare.

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