sabato, Aprile 20, 2024
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Nel corso della cerimonia per l’anniversario è stata consegnata la medaglia d’oro a Tina leonzi, fondatrice del Moica.
Incontro al Grand Hotel, proprio dove il club Brescia Host nacque. Dono al Civile di Brescia

Lions, a Gardone la festa dei 50 anni

Il Lions club Brescia Host ha festeggiato i 50 anni proprio nel luogo dove fu costituito nel giugno ‘57: il Grand Hotel di Gardone Riviera. Lo ha fatto donando 35mila euro all’Ospedale civile, raccolti in occasione del recital di Josè Carreras, premiando Tina Leonzi, distribuendo il libro che ripercorre il cammino percorso e nominando cinque nuovi soci.La cospicua offerta è stata consegnata ai medici Sandro Plebani e a Sandra Tiberti, che si occupano di Pediatria e di neuropsicologia infantile. «Abbiamo intenzione di ampliare l’assistenza di tipo ambulatoriale ai bambini – hanno detto – in modo da ridurre i ricoveri. Molti soffrono di patologie croniche come le immunodeficienze. Noi puntiamo a migliorare la loro qualità di vita curandoli negli ambulatori, che vanno ristrutturati e potenziati, senza tenerli in ospedale».Una giuria composta dal sindaco di Brescia Paolo Corsini che ha partecipato alla serata, dai direttori dei due quotidiani locali, dal presidente del club Roberto Ferrata e dal segretario Claudio Piergentili ha assegnato la medaglia d’oro a Tina Leonzi, che 25 anni fa ha costituito il Moica, Movimento delle casalinghe.In passato il riconoscimento è andato a Ivana Giannetti del Telefono Azzurrorosa, a suor Pasqua Baitelli (per l’impegno nel quartiere del Carmine, a favore di chi chiedeva un aiuto materiale e morale), Carlo Festa (un saldatore che visitava gli ammalati, ovunque andasse a lavorare. Da Torino a Genova, da Piombino a Crema, Rolando Bennati (fondatore del gruppo di volontari Val Carobbio), Valerio Manieri (animatore del Centro Balestrieri), Rita Galleri Bonacini (per l’attività svolta a vantaggio dei non vedenti), don Mario Neva (col suo gruppo ha assistito e recuperato le prostitute schiavizzate), Alessandro Rossi (il capo degli Alpini, segnalatisi per le opere di soccorso in Friuli, Campania, Piemonte e Kossovo), Gianfranco Rodella (Volontari del Garda), Beppe Nava (scuola bottega), Attilio Bonomi (operatore nel campo dei disabili), Giancarlo Nervi (per l’attività a favore dei bambini africani), monsignor Antonio Fappani (Fondazione civiltà bresciana).Nell’occasione il Comune ha attribuito il Grosso d’oro, una moneta coniata nel periodo 1250-1332, ad Angelo Rampinelli, uno dei protagonisti della vita associativa, politica, culturale ed economica. È stato segretario provinciale del Partito liberale, nella Beretta, consigliere di amministrazione di Cab e Banco di Brescia, ex presidente dell’Asm. Rampinelli, in collegamento telefonico da La Valletta (Malta), ha accolto con piacere il riconoscimento.Cinque i nuovi soci nominati: Lamberto Disibio, ufficiale dei carabinieri in pensione, Alberto De Muro, ex Prefetto, dal 2000 al 1° aprile 2007 Commissario governativo a Trento, Filippo Grasso Caprioli, veterinario, finanziere e fantino, nove volte campione italiano di steeple chase, la corsa sulle siepi, e tre volte mondiale, Umberto Barbieri, un imprenditore che si dedica alle comunità del Mali e della Mauritania, al mondo delle coop e ai tossicodipendenti, e Guido Dalla Volta, dirigente Ibm.Dopo il concerto del duo Baldo, è stato distribuito il volume, appena stampato, che racconta i 50 anni del club. A costituirlo furono Enrico Dusi (ortopedico, primo presidente), Gherardo Cazzago (civilista), Giuseppe Ciocca (industria calze), Enrica Dalla Vecchia (trasporti), Egidio Fiori (tisiologo), Franco Gnutti (metallurgico), Carlo Gatti Manacini (otorinolaringoiatra), Carlo Ghirardi (siderurgico), Pierino Materossi (vini), Gherardo Monti (industria casearia), Luigi Levi Sandri (Avvoacatura del lavoro), Vittorio Zennario (Assicurazioni Generali) e altri. Un viaggio nel tempo, che illustra le attività svolte, soprattutto in campo sociale. «Brescia host», che ha la propria sede al ristorante «La sosta» in città ha figliato altri club, e cioè: «Valtrompia», «Leonessa», «Leo», «Capitolium», «Lioness», «Vittoria Alata» e «Collebeato».

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