giovedì, Aprile 25, 2024
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I gardesani a Roma in cerca di una alternativa alla strada-colabrodo

Nel pomeriggio un incontro ai Lavori pubblici

NParte oggi il … viaggio della speranza: dal Garda a Roma. Amministratori locali (alcuni sindaci, consiglieri comunali e della Comunità Montana Parco, albergatori) voleranno verso la capitale, per un incontro al ministero dei Lavori pubblici. Argomento sul tavolo: la Gardesana. L’orario previsto per l’incontro è alle 17. Si tratta di un momento delicato, che potrebbe dire una parola decisiva per la strada che collega il Garda bresciano al Trentino. Infatti, se è vero che all’assise potrebbe non essere presente il ministro Nerio Nesi, è comunque assodato che ci sarà il sottosegretario Antonio Bargone. A portare le istanze gardesane saranno rappresentanti delle due Province: per Brescia l’assessore ai Lavori Pubblici, Mauro Parolini. Della partita anche Bruno Faustini (Presidente della Comunità Montana alto Garda) e Pier Emidio Baldassarri (assessore ai Lavori pubblici in Comunità e a Limone), Manlio Bonincontri (sindaco di Tignale), Antonio Moro (capogruppo della minoranza consiliare in Comunità Montana). Tutti sperano di non tornare a mani vuote, dopo che è stata superata la prima difficoltà – ottenere l’incontro al Ministero – su interessamento del deputato bresciano Aldo Rebecchi. E tutti concordano sull’affrontare il nodo alla radice: così com’è la strada non regge più la mole di traffico e non garantisce la sicurezza necessaria, come le frane a ripetizione stanno a dimostrare. D’altra parte, non è possibile intervenire chiudendo la Gardesana senza considerare gli effetti sull’economia locale, basata in gran parte sul turismo e di conseguenza sul transito. A questo proposito, l’ipotesi di una chiusura di lunga durata non viene considerata realistica da amministratori ed operatori economici bresciani, ma anche dai Comuni di Riva e Torbole, che avrebbero disagi legati ai parcheggi e non solo. Nelle scorse settimane, tutti gli incontri hanno portato al solito risultato, che potrebbe essere quello che verrà riferito a Roma: pensare subito ad una nuova Gardesana, in modo da chiudere definitivamente il discorso; nel frattempo, però, bisogna garantire il transito sull’attuale, predisponendo misure di sicurezza adeguate. Analogo discorso dovrebbe essere recepito dalla Provincia di Trento perché proceda subito al ripristino del transito sulla Gardesana (in sicurezza) per pensare al tunnel già programmato (1250 metri nel ventre della Rocchetta) solo in seconda istanza. Domani sera alle 21 nella sala congressi di Limone è già in programma un incontro con gli operatori economici per discutere dell’esito dell’incontro di Roma.

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