Dopo quattro anni di convivenza serena nella società “Turismo e Congressi”, la srl che gestisce il Palazzo dei Congressi di Sirmione di proprietà dell’amministrazione comunale, si è addensata da qualche giorno una nube. Anche se non sono previsti temporali. Si tratta della decisione che starebbe prendendo «una grossa fetta di albergatori – così sottolinea uno dei presenti alla riunione – per vendere le proprie quote e ritirarsi quindi dalla società». Un’ altra fetta di soci, tra cui le Terme ed alcuni albergatori, starebbe valutando invece le condizioni per acquistarle. A scatenare questa fuga di imprenditori dalla srl sarebbe “un risultato economico negativo”, definito «al di sotto delle aspettative perché ha determinato in alcune aziende ricettive situazioni di passivo». Per Dino Barelli, che è anche presidente della locale Associazione Albergatori, invece «l’assemblea è stata interessante, tanto che vi ha partecipato il 74,6% dei soci possessori di quote». «Inoltre, è stata votato all’unanimità l’ordine del giorno e le sue discussioni: la situazione – conclude Barelli – è quindi tranquilla». Non la pensano così, però, alcuni albergatori-soci (in tutto sono 35) che hanno rilevato come «il quadro economico appare sbilanciato, il passivo di gestione quindi ricade sui piccoli alberghi». Aggiunge uno dei presenti all’assemblea: «Occorre rivedere l’intera parte organizzativa e gestionale, anche se va detto che esiste un’effettiva difficoltà per ospitare a Sirmione dei congressi. Essi, talvolta, vanno a cozzare contro la clientela turistica che si ferma generalmente una settimana negli alberghi: allora diventa difficile conciliare le esigenze dei congressisti con quelle dei clienti turistici. Un altro aspetto – prosegue il nostro interlocutore – è che una consistente fetta di soci vuole uscire dalla società, mentre un’altra, tra cui le Terme, ritiene di continuare e vede, anzi, il quadro più roseo. E’ necessario quindi – conclude l’imprenditore – un cambiamento direzionale». La storia del Palazzo dei Congressi comincia nel 1963, anno della sua inaugurazione, nel periodo d’oro per Sirmione. Da allora e fino al 1992 venne gestito dall’Azienda di Promozione Turistica. Molti ricorderanno i tantissimi convegni, tra cui spiccavano le convention della Dc o del Psi. Sotto la guida di Ines Molteni la struttura congressuale conobbe sicuramente il periodo di maggior successo. Poi, il palazzo dei congressi venne dichiarato inagibile a causa dell’assenza di sistemi di sicurezza e di impianti a norma. Dovettero trascorrere ben 8 anni prima di vederlo riaperto il 30 settembre 2000. Il “battesimo” fu quello della prima edizione giornalistica del Premio “Catullo”. Pochi mesi dopo la struttura venne ceduta in gestione dal Comune ad una società di cui fanno parte 35 alberghi della cittadina.
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Assemblea agitata della società alla quale è affidata la struttura. Il panorama non è roseo per tutti. Alcuni albergatori pronti a vendere: «Gestione da rivedere»
Nubi sul Centro Congressi
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