venerdì, Aprile 19, 2024
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Premiato il progettista dei locali notturni che ha disegnato Hollywood e Ombelico

Oggi il riconoscimento in memoria di Morando all’architetto Gianni Gav

Dopo musica, pittura e scultura, il Premio Lodovico Morando, giunto alla quarta edizione, festeggia quest’anno l’architettura. A Gianni Gavioli, «per aver fatto conoscere con la sua arte anche il lago di Garda», verrà infatti conferito il riconoscimento, voluto dal figlio Fernando per onorare la memoria del padre scomparso nel 1987, pittore famoso per i paesaggi dedicati al Garda e al Baldo, ma anche per le nature morte e i ritratti. A presentare il Premio è stato lo stesso Fernando Morando, all’interno dell’Hollywood, a Bardolino: «Dopo i musicisti Carlo Favalli e Jan Langosz, il pittore Benito Tomezzoli e lo scultore Pino Castagna, quest’anno abbiamo deciso di premiare un artista-architetto, famoso per aver progettato rinomati locali notturni. Ciò che più mi colpisce di lui è lo spiccato gusto artigianale che si traduce nella stretta collaborazione con falegnami, fabbri e stuccatori. Il progetto è sulla carta, ma, in fase di realizzazione, il suo estro dà vita a vere e proprie opere d’arte che crea sul posto». Gavioli, cinquantenne, modenese di nascita, milanese di formazione e riminese d’adozione, ama definirsi “giocatore” e con questo spirito artistico ha firmato locali famosi, come l’Energy di Cesenatico, il Paradiso di Rimini, lo stesso Hollywood di Bardolino, l’Ombelico di Pescantina, l’Ambassada Gavioli in Slovenia, il Fitzcarraldo di Arezzo. A soffermarsi sull’operato dell’architetto è stato anche l’artista, esploratore dei diversi linguaggi che hanno a che fare con l’arte, Maurizio Zanolli. «È affascinante», ha aggiunto, «decodificare questa opera architettonica e vedere come ogni nucleo, chiaramente ispirato alla cultura africana e a quella orientale, pur vivendo di una vita propria, dialoga tramite una polvere sottile con tutti gli altri spazi». La presenza di Zanolli non è casuale e la spiega lo stesso Morando. «Gli ho affidato il compito di studiare la pittura di mio padre e stanno affiorando cose molto interessanti che riveleremo nel corso di una serata a lui interamente dedicata». «I quadri di Morando», spiega Zanolli, «hanno un grande impatto emotivo, ma vi è qualcosa di sospeso che stiamo analizzando. Una figurazione che sottende sempre alla geometria, un cubismo che non si rivela, profondo, sottile, velato di quotidianità, che rimanda ad una struttura ritmica che torna costantemente nelle sue opere». L’appuntamento con il «Premio Lodovico Morando» è per questa sera, con la consueta cena di gala al ristorante Monte Felice, una serata di arte e di cultura che avrà anche un risvolto benefico. L’incasso sarà infatti devoluto al progetto di formazione di giovani studenti dello Zimbabwe.

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