venerdì, Aprile 26, 2024
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Dopo trent'anni d'attesa viene completato il progetto originario dell'architetto rivano Camillo Zucchelli, "papà" della chiesa

Ora il campanile a rione Degasperi è alto 60 metri

Sono dovuti passare ben trent’anni, ma alla fine, il campanile disegnato dell’architetto Camillo Zucchelli è stato completato e la chiesa di San Giuseppe a Rione Degasperi, da ieri mattina, si presenta come l’aveva concepita il suo “papà”. Un’enorme gru, infatti, ha provveduto a collocare la struttura in acciaio brunito che, realizzata dalla ditta «Fagan Campane» di Torri di Quartesolo, in provincia di Vicenza, ha portato il campanile del tempio dai 36,38 metri dell’altro ieri ai 60 di ieri. Subito dopo, all’interno della “gabbia”, sono state collocate sei, nuovissime campane.Erano da poco passate le sette di ieri mattina, quando l’enorme gru della ditta Santoni di Trento ha cominciato a sollevare la struttura d’acciaio del peso di ben 190 quintali che, realizzata a piè d’opera, il giorno prima era stata posizionata in posizione verticale dallo stesso mezzo e collocata alla base del campanile. I tecnici della ditta vicentina e l’operatore del potente elevatore hanno lavorato a lungo, sotto gli occhi delle decine di persone che hanno seguito incuriosite le operazioni per tutta la mattinata. Operazioni, questa, ben più complesse e delicate di quanto possano essere sembrate ai non addetti ai lavori, dato che l’enorme peso della struttura ha consigliato ai tecnici di iniziare i lavori quasi all’alba per evitare che il vento creasse problemi al potente elevatore, il cui costo di nolleggio giornaliero si aggira intorno ai dodici milioni. Molti quelli che, in bici o in macchina, si sono fermati in viale Trento, attirando a loro volta l’attenzione dei più distratti. Lo “spettacolo”, dicevamo, è andato avanti fino a poco dopo le 11.30, quando anche l’ultima delle sei campane, la più piccola, è stata issata sul campanile. Si è così, conclusa un’autentica Odissea per la chiesa di San Giuseppe, iniziata quando la Sovrintendenza alle belle arti bloccò ia costruzione del campanile, ritenendo che un’altezza maggiore sarebbe stata eccessiva. Oltre al pur importante aspetto estetico, però, la novità è anche funzionale: dalla prossima settimana (il tempo per provvedere ai collegamenti elettrici), il vecchio e anonimo disco sarà mandato in pensione e saranno le sei, autentiche, bronzee campane (il cui peso totale è di 1946 chilogrammi) a chiamare alla preghiera i fedeli del rione.Buone notizie, intanto, anche per la bella chiesetta di Sant’Anna, costruita all’inizio degli anni Trenta da un gruppo di reduci della Prima Guerra Mondiale: terminati i lavori di restauro, è stata restituita ufficialmente alla comunità rivana con una messa celebrata nel tardo pomeriggio di mercoledì dalo stesso parroco di Rione Degasperi, don Elio Bragagna.

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