giovedì, Aprile 25, 2024
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Una tela enorme, raffigurante Giovanni XXIII, sarà collocata nell’incavo ricavato durante il restauro

«Papa buono» vive nella parrocchiale

Il Papa buono è arrivato a Lazise. Non è un miracolo e nemmeno una «bufala», ma soltanto la verità. È arrivato nella chiesa parrocchiale di Lazise grazie all’abilità ed alla maestria di Alberto Franchini, pittore per diletto ed amico di Lazise e della parrocchia di San Martino. È una tela enorme che raffigura il neo beato assurto agli onori degli altari proprio in questi giorni. Un dipinto che Franchini ha voluto donare alla parrocchia, come ha già fatto altre volte, in passato, per confermare il suo amore ed il suo attaccamento alla fede cattolica apostolica romana. E non poteva quindi mancare il suo pensiero ed il suo ricordo per Papa Giovanni XXIII, il Papa buono, il Papa dei bambini, il Papa che parla «alla luna». Il dipinto ad olio, su tela, è enorme. Misura infatti 2 metri di altezza e ben 1,40 metri di larghezza. I colori sono lucenti e vivissimi. Il Papa è rappresentato nella sua posa migliore, più autorevole e splendente, con la mantella di rosso ed ermellino, nella sontuosità del tempo e tipica del Vaticano preriforma giovannea. La tela sarà collocata, dopo un periodo di esposizione accanto all’altare maggiore, nell’incavo rinvenuto durante i lavori di restauro della chiesa, tuttora in corso, nella parte sinistra del tempio, verso il fondo. Sembra di vedere il Papa Roncalli proprio vicino a noi, nel suo tipico atteggiamento – afferma don Nicola Azzali, parroco emerito di Malcesine e coadiutore del parroco Sacchella – e i colori sono talmente vivi che sembra perfino possa essere una meraviglia fotografia a colori. Siamo grati all’autore – dice il parroco – perché ci onora di una bella opera, ma soprattutto ci dona il ritratto più autentico del Papa beato, tanto amato dal mondo religioso e laico, il quale ha saputo veramente «aprire una finestra sul mondo» per la chiesa e per l’umanità. «Il suo messaggio evangelico – continua don Sacchella – ci accompagna oggi come allora ed è talmente attuale da essere un vero viatico per la nostra vita».

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