giovedì, Marzo 28, 2024
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Dopo sei anni di inattività sabato riprenderanno a funzionare bidonvia e seggiovia di Prada-Costabella. Ristrutturarli è costato un milione e mezzo di euro, l’inaugurazione tra dieci giorni

Ripartono gli impianti di risalita

Ci siamo. Dopo sei anni di inattività, la tanto sospirata riapertura degli impianti di risalita Prada-Costabella è alle porte. Sabato gli amanti dell'alta quota potranno recarsi alla biglietteria di Prada e poi salire sulla bidonvia e sulla seggiovia. «Se non subentreranno imprevisti sabato gli impianti riapriranno», spiega Cipriano Castellani, presidente della comunità montana del e sindaco di San Zeno di Montagna nella passata amministrazione, quando è partita l'operazione per la rimessa in funzionamento degli impianti. «In questi giorni si svolgeranno diverse prove di collaudo, eseguite dall'ufficio di Venezia del Ministero dei trasporti per le funivie. Sarà caricato l'impianto e saranno eseguite diverse prove di frenata e di tenuta. Nel frattempo si allestiranno tutti i punti-servizi lungo il percorso per rendere più accogliente il luogo. Sabato il pubblico potrà cominciare a risalire verso le vette del Baldo, mentre giovedì 30 alle 11 si svolgerà l'inaugurazione ufficiale alla presenza delle autorità». «Abbiamo fissato l'inaugurazione per il 30», prosegue Castellani, «perchè, per una coincidenza fortuita, quel giorno cade esattamente a un anno dalla data del 30 giugno 2004, quando è stato stipulato l'atto di acquisto degli impianti, rilevati dal fallimento della precedente società che li gestiva». Un anno frenetico se si pensa all'iter dei lavori, bloccati nei mesi più freddi dell'inverno. «Dal giugno dell'anno scorso a dicembre», continua Castellani, «sono stati fatti i progetti di ristrutturazione e gli appalti per le consegne dei lavori alle ditte. Da dicembre a giugno di quest'anno sono stati fatti i lavori più grossi, dall'interramento dei cavi comandi, allo smontaggio delle cabine e di tutte le atrezzature meccaniche». «Sono state rifatte le cabine biposto della bidonvia e i seggiolini della seggiovia», prosegue. «Sono nuove ma sono state costruite sul modello vecchio, per mantenere lo stesso stile di quando è nata la seggiovia nel 1968». Impianti rimessi a nuovo, che consentiranno il trasporto anche delle biciclette, per la gioia degli amanti delle due ruote. Una ristrutturazione dal costo finale di un milione e mezzo di euro, finanziato con un milione di euro dalla Regione, 150 mila euro dalla Provincia, 150 mila dalla Camera di Commercio e 100 mila euro da ciascuno dei Comuni di Brenzone e San Zeno di Montagna. I due Comuni sono i proprietari degli impianti, titolari del 50 per cento ciascuno delle quote della società srl Prada Costabella, il cui presidente è l'avvocato Marco Bisagno, che ha profuso sforzi e intelligenza per la conclusione della messa in opera degli impianti. Appena tre mesi fa si è svolto il bando pubblico per l'assegnazione della gestione degli impianti, che funzioneranno solo nella stagione estiva. Si è aggiudicata la gestione l'Associazione temporanea di imprese che ingloba tre cooperative di servizi, per la durata di cinque anni. La proprietà, cioè i due Comuni montebaldini, riceveranno una percentuale sugli incassi. Tutte le spese per la manutenzione ordinaria saranno a carico del gestore. La proprietà comprende oltre alla bidonvia e alla seggiovia, anche gli immobili della stazione a valle (a Prada), un parcheggio per circa 150 autovetture, la biglietteria e lo chalet che al suo interno ha un ufficio, una piccola officina e i servizi. Nella stazione intermedia, a Ortigaretta, la società è proprietaria di un'area di circa cinuquemila metri quadrati, sulla quale si trova il rifugio Mondini, con bar, ristorante, pronto soccorso. Un tempo c'erano anche la scuola di sci e vari locali di servizio. A Ortigaretta si trovano anche l'officina con annessi locali per dipendenti e garage per i gatti delle nevi con, naturalmente, le due stazioni di arrivo della bidonvia e di partenza della seggiovia, per lo scambio intermedio da quota 1000 metri di Prada a quota 1910 di Costabella. La proprietà comprende anche a monte, l'immobile della stazione di arrivo, un terreno di 2 mila metri quadrati e i diritti di sorvolo e di sci su una superficie di circa un milione di metri quadrati. Il tutto a un prezzo davvero minimo: 300 mila euro di acquisto per l'intera proprietà.

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