sabato, Aprile 20, 2024
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Taglio del nastro ieri mattina sulla strada che collega San Martino alla frazione sirmionese

Rovizza al capolineaUltimata la variante

È il tassello che non riusciva ad andare in porto, da 15 anni, da quando aprirono i cantieri per la tangenziale Ponte San Marco-Sirmione-Peschiera. Ora finalmente sono finiti anche i lavori della variante della Rovizza di Sirmione, che si innesta sulla ex statale 11 (ora provinciale) all’altezza di Punta Grò. Dopo l’inaugurazione di ieri, è finalmente aperto al traffico il tratto tra San Martino e la frazione sirmionese.UNO SPEZZONE STRADALE rimasto desolatamente chiuso e che in quindici anni si era ricoperto di rovi e sterpaglie. Era l’ultimo tratto che serviva a collegare la provincia di Brescia al Veneto. «Adesso è possibile andare dal basso Garda a Brescia sempre in superstrada – ha commentato Mauro Parolini, assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Brescia. – Sono passati molti anni da quando ci siamo trovati a Sirmione a parlare di questi lavori, ora ci siamo. Dovevano discuterne due Regioni, sono i lati negativi del federalismo, ma abbiamo trovato gli accordi. E il risultato è molto apprezzabile».I cinque chilometri tra San Martino e Punta Grò sono costati quasi 3,8 milioni di euro, di cui 516mila a carico del Comune di Sirmione. Ora manca solo il pezzo di collegamento con Peschiera, la cui variante è già approvata da un anno. Ma i lavori (3 chilometri per 20 milioni di euro) da parte veneta non sono imminenti. L’inizio era previsto entro la prossima primavera, ma sono slittati alla fine del 2008. Se la tangenziale veronese è in ritardo, tuttavia, non mancano le proposte per risolvere il traffico, come quella del sindaco di Peschiera, Umberto Chincarini: far intervenire il Prefetto di Brescia per vietare il traffico ai Tir tra gli abitati di Lugana di Sirmione e San Benedetto durante il periodo estivo, obbligandoli a percorrere l’autostrada A4. Oggi sembra mancare veramente poco alla fine di queste opere, ma Chincarini ricorda che «se ne parlava in Consiglio comunale ancora nell’82». Il primo cittadino desenzanese Cino Anelli ricorda che «anche per noi era difficile spiegare alla popolazione perché non si concludevano i lavori». Ma non appena la strada è entrata nel 2001 nel demanio dell’ente provinciale, palazzo Broletto si è impegnato tramite accordi con i Comuni di Sirmione, Pozzolengo e Peschiera, con le Regioni Lombardia e Veneto e con la Provincia di Verona.INOLTRE, IL PROGETTO iniziale della tratta avrebbe danneggiato i vigneti della zona, così negli anni Novanta gli abitanti delle frazioni Rovizza e Lugana protestarono. Raccolsero centinaia di firme e il problema fu risolto dalla Provincia con un nuovo progetto. Adesso la strada aggira l’abitato di Rovizza, dove è stata realizzata una rotonda in uscita dalla tangenziale. Le strade di Sirmione, Lugana e Colombare saranno liberate di molto traffico e di questo ne è contento il primo cittadino sirmionese Maurizio Ferrari: «È una data importante, quest’estate vedremo gli effetti benefici sul nostro territorio». E lo stesso Alberto Cavalli, presidente della Provincia, ha ricordato che «è importante aver liberato quest’area dal traffico intenso, che, oltre ai lati negativi per la vita, indebolisce il turismo». Durante la presentazione non è mancata una tirata d’orecchie all’autostrada Brescia-Padova, che gestisce la tratta della galleria di Lonato, dove ha stabilito un limite di 50 chilometri orari. Molti lo ritengono troppo basso e lo stesso Parolini preferirebbe che venisse alzato ai 70.

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