venerdì, Maggio 3, 2024
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Il Comune ha previsto una spesa di 140mila euro

La torre dell’Orologioprenota il restauro

C’è il restauro della torre dell’orologio tra le opere programmate nell’immediato futuro di Salò, con una spesa di 140 mila euro. Lo ha annunciato l’altra sera Bernardo Berardinelli, durante la riunione del consiglio comunale. «Intendiamo sistemare le stanzette interne, revisionare l’illuminazione e l’orologio» ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici. E il sindaco Giampiero Cipani: «Un restauro di grande pregio. Un’impresa specializzata riporterà la torre al massimo splendore. Qualche anno fa abbiamo messo a posto la porta a nord, quella del Carmine. Ora tocca alla sud». Non sono mancate le critiche, da parte di Carlo Canipari, esponente dei Verdi, e di Gianluigi Pezzali, che ha lasciato Alessandra Mussolini per schierarsi con «La destra» di Storace.A LORO AVVISO non si tratta di un’opera prioritaria. La porta della Fossa era inserita in un sistema di bastioni, risalenti all’epoca di Ezzelino da Romano (1258 circa). In tutti i punti le mura si elevavano a cinque/sei metri di altezza, ed erano coronate da merlatura guelfa. Beatrice della Scala, moglie di Bernabò Visconti, giunse in Riviera nel 1377, decidendo di trasferire la sede del governo da Maderno a Salò. E avvertì la necessità di inserire nel sistema di fortificazioni la porta della Rocca, ora dell’orologio, munita di torre con saracinesca e ponte levatoio.Ma i soldati e, in tempo di pace, sia i cittadini che i frodatori del dazio, aprivano buchi per il contrabbando. Nel 1554 fu nominata una commissione con l’incarico di effettuare un restauro totale. La forma attuale risale invece al 1766. La struttura, chiamata porta Nuova dopo il rifacimento, fu alzata, ed ebbe pinnacoli, pigne e cuspidi in stile barocco. Romualdo Turrini la decorò.POICHÉ I SOLAI interni minacciavano di crollare, trent’anni fa la torre è stata restaurata e consolidata, riportando alla luce gli affreschi esterni. I due piccoli locali al piano terra sono usati dal Comune per pubblicizzare le manifestazioni estive. Nelle stanze superiori, che in passato accoglievano l’Accademia degli Unanimi (creata nel 1564, dal 1801 si è trasformata nell’Ateneo, che ora ha la sede a palazzo Fantoni), sono ospitate alcune associazioni: aeronautica, carabinieri, decorati al valore civile.Berardinelli ha informato anche dell’arrivo di due contributi a fondo perduto (uno di 150 mila euro concesso dall’Amministrazione provinciale, l’altro di 280 mila della Regione) per coprire le spese di arredo della nuova sede della Guardia di Finanza, che, dall’edificio diviso con l’Agenzia delle entrate, vicino alla chiesa di San Bernardino, si trasferirà a palazzo Landi, appena ultimati i lavori di restauro, per i danni causati dal terremoto del 24 novembre 2004.

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