giovedì, Marzo 28, 2024
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Si trova in località La Prà un nuovo sito archeologico probabilmente di età altomedievale recentemente scoperto nella piana di Cavaion.

Scoperto nuovo sito archeologico

Si trova in località La Prà un nuovo sito archeologico probabilmente di età altomedievale recentemente scoperto nella piana di Cavaion. La notizia del ritrovamento è stata data ufficialmente solo pochi giorni fa, a lavori di scavo già ultimati.”Si è trattato di uno scavo cosiddetto in emergenza, cioè non preventivamente programmato”, spiega Brunella Bruno, ispettore della Soprintendenza archeologica per il Veneto e responsabile del territorio veronese. “Durante lavori di sistemazione del terreno, che è coltivato a vigneto, è emerso casualmente uno strato, che presenta tracce di antropizzazione. Purtroppo il terreno è da tempo immemore usato per usi agricoli e le arature succedutesi nel corso dei secoli hanno intaccato gli strati precedenti. In quello superstite sono stati rinvenuti laterizi, cocci, terracotte e resti di strutture, adibite probabilmente sia ad uso agricolo che artigianale.”Testimonianza della presenza di un insediamento umano è anche il ritrovamento di una porzione di pozzo a secco, cioè costruito con pietre non legate da malte, dove gli archeologi hanno ritrovato sul fondo un olla in cera-mica praticamente intera.”Si tratta di un recipiente di uso comune, destinato a contenere derrate alimentari. Di simili ne sono state trovate durante gli scavi del tribunale a Verona. Una cosa interessante è che si sia mantenuto intero proprio grazie al fatto di trovarsi sul fondo del pozzo, come “cementato” dentro il terreno che lo ha conservato intero”.Dal suo studio sarà possibile datare più esattamente l’età dell’insediamento, che risale probabilmente all’alto medioevo.”E una scoperta molto interessante perché aggiunge un altro tassello al mosaico che gli archeologi stanno realizzando per ricostruire un periodo storico come quello dell’Alto Medioevo. Nel Veronese scavi di questo tipo ne sono stati già fatti, alcuni nella vicina Garda, ma si tratta comunque di un’epoca poco conosciuta perché povera di testimonianze. Le costruzioni erano per lo più in legno e quindi con il tempo non si sono conservate come invece è successo per i complessi monumentali, in pietra o marmo, di epoche precedenti classiche e maggiormente studiate. Non sappiamo esattamente com’erano le abitazioni, qual’era la cultura materiale, le suppellettili che usavano. Ogni nuova scoperta è dunque un aiuto in più per una branca dell’archeologia relativamente recente. La direzione scientifica degli scavi è stata assunta dalla Sovraintendenza di Verona, l’onere di finanziarli dal proprietario del terreno, proprietario di un’azienda vitivinicola, a cui siamo molto grati per la collaborazione”.”Il nostro Comune è ricco di ritrovamenti archeologici di varie epoche”, interviene Giancarlo Sabaini sindaco di Cavaion, “e siamo molto contenti anche di questa nuova scoperta. Purtroppo si tratta di uno scavo superficiale, destinato col tempo probabilmente a scomparire perché dilavato dalle intemperie e corroso dal tempo. Sarebbe comunque Dello avere la possibilità di portare gli alunni delle nostre scuole a visitarlo, come abbiamo già fatto altrove, per far conoscere loro un altro pezzo della nostra storia più antica”.

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