A Salò è stato diffuso il programma dei festeggiamenti della «Monte Suello», la sezione che raggruppa gli alpini dell’intera Valle Sabbia e della riviera occidentale del Garda, nata 80 anni fa. Gli iscritti sono quasi 5mila, per l’esattezza 4.931, il presidente è Fabio Pasini.Venerdì 1 settembre, in serata alle alle 21, ci sarà sfilata nelle vie del centro storico delle fanfare di Gavardo, Villanuova e Salò, che terranno un concerto nel giardino Baden Powell. Sabato 2, dalle 14 alle 20, funzionerà l’annullo postale legato all’evento, in municipio.Poi l’intitolazione: alle 16.30 il piccolo parcheggio situato in Valle, a fianco dello stadio di calcio, sarà battezzato «Largo degli alpini».La giornata continuerà così: alle 17 corteo fino a piazza della Vittoria, per deporre una corona di alloro davanti al monumento ai caduti. Alle 18.30 inaugurazione della nuova sede, in via Fantoni, nell’ex Liceo Fermi. Alle 21, in piazza Duomo, lo spettacolo teatrale «Il sergente nella neve». Interverrà il coro Ana. Domenica, alle 9, ammassamento alle Rive. Quindi la sfilata fino in Duomo, per la messa. Alle 17 l’ammainabandiera.La «Monte Suello» ha iniziato le celebrazioni dando alle stampe un libro che ricorda gli 80 anni. La sezione si staccò infatti da Brescia nel 1926. In un’assemblea tenuta il 22 agosto di quell’anno furono nominati i primi consiglieri Pier Enrico Salvo (presidente), Adolfo Battisti, Enrico Arrighi, Umberto Laudami, Adolfo Tobanelli, Silvano Gino, Enrico Peduzzi, Elia Apollonio. La sede: in via Gasparo. In occasione dell’inaugurazione del gagliardetto venne diffuso l’opuscolo «La saga degli scarponi del Benaco». Due le medaglie d’oro al valor militare, ottenute dal generale Achille Papa di Desenzano e Giuseppe Bertolotti di Gavardo.Per quanto riguarda la nuova sede da inaugurare adesso, si tratta di buona parte del piano terra dell’ex Liceo, nell’antica contrada della Calchera, a fianco degli uffici dell’Anagrafe comunale, che si trasferiranno qui nei prossimi giorni. L’edificio fu utilizzato come caserma dagli alpini di una compagnia del Battaglione «Rocca d’Anfo» e, in seguito, del «Vestone». All’inizio della prima guerra mondiale fu dedicata al generale Antonio Cantore, genovese di Sampierdarena, ucciso da un cecchino austriaco nel luglio del ’15, mentre ispezionava la Forcella di Fontana Negra, tra le due Tofane.In seguito la caserma ospitò il distretto militare e, durante la repubblica sociale di Benito Mussolini, i reparti della divisione mobile Ettore Muti e della X Mas di Junio Valerio Borghese. Poi è diventata la sede dell’Istituto tecnico Battisti e, successivamente, del Liceo Fermi (che poi l’anno scorso è andato a Campoverde).Il Comune, proprietario dell’immobile, ha effettuato alcuni lavori di sistemazione, ricorrendo a un’impresa edile siciliana, di Santa Elisabetta di Agrigento, vincitrice della gara d’asta per 213 mila euro, che a sua volta li ha affidati in subappalto alla Bertoletti Abl. Progetto esecutivo di Giovanni Ciato e Anna Gatti, dell’ufficio tecnico.Lasciati i locali di via «Ragazzi del ’99», la «Monte Suello» occuperà 250 metri quadrati al piano terra dell’ex Liceo, ricevuti in comodato. Da parte loro gli alpini hanno messo circa 80mila euro.«Dal 1926 ne hanno percorsa di strada, le penne nere – ha sottolineato il sindaco Giampiero Cipani -, attraverso vicende in cui è possibile ripercorrere la storia più intima e quotidiana della nostra città, del suo progressivo sviluppo e delle inevitabili difficoltà. E’ buon testimone il terremoto del novembre 2004. Una presenza, la loro, che merita tutta l’attenzione possibile. Il comune ha concesso dapprima, al gruppo di Salò, gli spazi sotto le tribune dello stadio di calcio e, ora, alla sezione, la nuova sede ricavata nel Palazzo dell’ex liceo che, dal 1915 al ’43, ospitò la caserma Cantore». Un ritorno al passato, in tempi di solidarietà.
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Le penne nere del Garda bresciano e della Valsabbia festeggiano l’anniversario di fondazione del sodalizio con manifestazioni e tante novità. Nuova sede all’ex «Fermi» e una via intitolata agli alpini. Dal 1926 una gloriosa storia di solidarietà
Sezione Montesuello, da 80 anni «presente»
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