giovedì, Maggio 2, 2024
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Danneggiato dal terremoto. L’inaugurazione del palazzo restaurato è prevista per l’8 settembre. Intervento da tre milioni e 600 mila euro, paga anche l’assicurazione

Il comune torna a splendere

Un invito a Palazzo, l’8 settembre. Lo ha rivolto il sindaco di Salò, Giampiero Cipani, alla cittadinanza e alle autorità: i colleghi dei paesi vicini, i parlamentari, gli amministratori provinciali e regionali, il Prefetto, il Questore, eccetera. L’occasione è rappresentata dall’inaugurazione dello splendido Palazzo comunale sul lungolago, abbandonato nei giorni successivi al terremoto del 24 novembre 2004, e rimesso a nuovo dall’impresa Bertolasio di Tignale, con un intervento durato un anno: dal giugno 2005 allo scorso giugno.Costo: tre milioni e 600 mila euro, di cui due milioni e 300 mila erogati dalla Regione Lombardia come contributo a fondo perduto. Il resto, un milione e 300 mila, è giunto dalla Reale Assicurazione. Merito del direttore generale, Giuseppe Iovene, che alcuni anni fa modificò le polizze, chiedendo alle compagnie di introdurre il rischio terremoto. Hanno firmato il progetto, garantendo inoltre il controllo quotidiano dei lavori: l’architetto Anna Gatti, responsabile dell’Ufficio tecnico, e il geometra Angelo Del Miglio, con la collaborazione di Paolo Beschi, dello studio Techne di Brescia e dell’ingegnere Gianni Ziletti.La scelta dell’8 settembre non è dovuta alla celebrazione della data dell’armistizio durante la seconda guerra mondiale (quella sera del 1943 il maresciallo Badoglio, capo del governo, comunicò che il generale americano Eisenhower, comandante delle forze alleate, aveva accettato la richiesta di armistizio), ma a un altro avvenimento antecedente. L’8 settembre 1906 venne infatti inaugurato il nuovo Palazzo comunale di Salò, ricostruito dopo il terremoto del 1901. A distanza di cento anni la cerimonia si ripete.Il programma della giornata, diffuso con l’invio di un opuscolo in tutto le famiglie, è denso di appuntamenti. Alle 10 il saluto di Cipani, quindi le relazioni degli esperti. Monica Ibsen parlerà dei cinque secoli di storia del Palazzo, derivante dall’unione di due edifici costruiti in epoche diverse (nel 1386 il lato ovest, nel 1524 quello a est, verso piazza della Vittoria, conosciuta per l’imbarcadero), su progetto dell’architetto Sansovino, il cui vero nome era Jacopo Tatti. Gian Paolo Treccani, professore all’Università di Brescia, Facoltà di ingegneria, si soffermerà sui timori di nuove scosse, su prevenzione e riparazioni. Piercarlo Belotti, insegnante all’Istituto tecnico Battisti, rivivrà i terremoti del 1901 e del 2004. Poi sarà inaugurata la mostra fotografica che lo stesso Belotti e Claudia Dalboni hanno curato, con immagini dell’archivio di Pierangelo Del Mancino e del municipio. Verrà proiettato anche un video, preparato dagli studenti del Battisti. Nel pomeriggio, alle 16, sempre nella Sala dei Provveditori, concerto dedicato alle contrade. Musiche del maestro Angelo Tonoli, testi di Gianfranco Ligasacchi e Giuseppe Scarazzini.Successivamente (ore 17) la festa si sposterà all’esterno, con l’installazione sul lungolago del bronzo che ritrae Gasparo, considerato l’inventore del violino. Alle 17.45, in piazza Vittoria, concerto della banda cittadina. Alle 18.30 inaugurazione del Palazzo, con l’alzabandiera, il volo aereo sul golfo e il lancio di paracadutisti, i discorsi del sindaco e delle autorità, la benedizione dell’arciprete (monsignor Francesco Andreis), la posa della pergamena. Sotto la Loggia, alle 20, il buffet. Chiusura alle 22 con lo spettacolo pirotecnico, abbinato a celebri brani.All’interno del pregevole fabbricato sono rientrati gli uffici di Demanio, Ragioneria, Tributi, Economato, Servizi sociali, Pubblica istruzione, cultura e sport, ospitati per un anno e mezzo nella palazzina della Telecom e al Battisti. Nei prossimi giorni l’Anagrafe, rimasta nell’auditorium dell’istituto tecnico, si trasferirà in via Fantoni, nell’ex liceo, a contatto di gomito con gli Alpini. I vigili urbani andranno invece al secondo piano.

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