Singolare forma di protesta dei sommozzatori benacensi. Per tutelare e garantire la loro sicurezza durante le immersioni nel Garda hanno deciso di ritrovarsi domenica, a partire dalle 9,30, sulla spiaggia comunale di Lugana, in via Cantarane. «Entreremo tutti insieme in acqua portando le nostre boe con bandiera rossa e striscia diagonale bianca per far capire ai diportisti della domenica che quella boa indica la presenza di un sub in immersione», spiega Giorgio Magotti del Covas, Centro operativo veronese attività subacquea di Verona. «Abbiamo esteso l’invito a tutti i centri d’attività subacquea delle tre sponde del lago di Garda e alle scuole di Verona e Brescia. Saremo in un centianio. Vogliamo in questo modo plateale far capire all’opinione pubblica i rischi che corriamo quotidiamente quando siamo in immersione. Purtroppo sul Garda basta avere 16 anni per noleggiare una barca fino a 40 cavalli (raggiunge una velocità di circa 60 chilometri orari ndr) e poter tranquillamente, senza esser in possesso di alcuna patente nautica, scorazzare per il lago. Ovviamente molti di questi improvvisati diportisti non sanno leggere i segnali d’avvertimento che esistono sul Garda a partire dalla nostre boe rosse con tanto di bandierina», conclude Magotti. Sub che durante le immersioni, a dispetto di un tempo, non hanno più l’obbligo, secondo la normativa vigente, di segnalare la loro presenza in acqua con una barca d’appoggio. È sufficiente appunto la boa con bandiera rossa e striscia diagonale bianca.
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Sub e bandierine rosse per avvisare i motoscafi
Singolare protesta domani a Lugana di Sirmione
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