giovedì, Aprile 18, 2024
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Alta velocità & Polemiche. Insorgono i sindaci. A Castelnuovo Consiglio comunale e a Peschiera assemblea pubblica. Sì alle nuove linee ferroviarie ma solo valorizzando l’esistente

«Sulla Tav l’ultima parola a noi»

Il Consiglio comunale di oggi ha inserito, in convocazione straordinaria alle 17, la discussione sulle determinazioni in merito alle problematiche derivanti dall’alta velocità. E domani sarà Peschiera a ritrovarsi per discutere dello stesso tracciato ferroviario, alle ore 21 nella sala parrocchiale del Beato Andrea, in una riunione indetta dall’amministrazione comunale e aperta alla cittadinanza. Sono i primi passi che seguono l’incontro avvenuto lo scorso 30 novembre, a Grisignano di Zocco (VI), tra i sindaci della Conferenza permanente del comitato sorto in opposizione all’alta velocità. «Ci siamo ritrovati», spiega il sindaco di Castelnuovo Ferdinando Emanuelli, «e in quella sede abbiamo valutato con crescente preoccupazione le evoluzioni, procedurali e progettuali, delle soluzioni elaborate per l’attraversamento dei nostri territori. Sono diversi i punti di analisi che ci vedono concordi, ad iniziare dal rifiuto di accettare ogni prevaricazione dell’autonomia e della pari dignità dei Comuni rispetto agli altri enti territoriali e allo Stato». Al termine della riunione i primi cittadini convenuti hanno redatto un documento comune che ribadisce che «tutte le azioni in ambito giurisdizionale, tecnico e politico saranno esperite dai sindaci, che rinnovano la ferma determinazione a svolgere il proprio ruolo istituzionale di interpreti degli interessi e dello sviluppo delle comunità locali». Nello stesso documento, i sindaci «ricordano che la conferenza dei servizi è solo il luogo dove si giustappongono volontà che si manifesterebbero, altrimenti, in sequenza; la sua funzione dunque è quella di rendere più rapida l’azione amministrativa, quindi intollerabili atti di prevaricazione saranno respinti ad ogni mezzo». Una dichiarazione che non lascia adito a dubbi, soprattutto in previsione della conferenza dei servizi convocata a Roma per metà di dicembre. «Ciò nonostante, desideriamo sia ben chiaro che noi non siamo contrari all’idea di nuove linee ferroviarie che condividiamo, però», sottolinea il sindaco Emanuelli, «solo se l’intervento è congiunto al potenziamento e alla valorizzazione di quelle esistenti e si sviluppa in una logica di sistema, funzionale alla risoluzione della criticità del nostro territorio; la infrastrutturazione ferroviaria, infatti, deve tener conto delle caratteristiche territoriali ed antropiche dell’area veneta». Nel comunicato che ha seguito l’incontro si ribadisce che «la riduzione al minimo dei rilevanti impatti ambientali e sociali che ricadono su tutti i Comuni attraversati dalla tratta costituisce vincolo pregiudiziale per il consenso dell’opera da parte delle amministrazioni comunali. In tale ottica appare ragionevole il perseguimento di soluzioni progettuali incentrate sull’affiancamento stretto alla linea ferroviaria storica». Dunque anche proposte, e non solo opposizione, da parte degli amministratori locali che hanno ribadito la totale disponibilità a collaborare con le istituzioni. «Di cui sollecitiamo», conclude Emanuelli, «gli organismi coinvolti nel processo di approvazione del progetto a non considerare come elemento centrale e vincolante per le scelte il parametro dei costi di investimento. L’utilità sociale e l’incremento del benessere generale non possono essere compendiati in un’angusta e arbitraria valutazione di costi e benefici monetizzati».

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