domenica, Dicembre 8, 2024
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Il ricavato della manifestazione di domenica devoluto ad otto gruppi che operano nel volontariato. Una grande tombola all'Oratorio apre il week end della bontà

Una fiaccola in aiuto di chi soffre

Meno tre. Alla Fiaccolata natalizia, fissata per il tardo pomeriggio di domenica 8, mancano tre giorni, ma il programma messo in piedi dal comitato presieduto da Pietro Fabbri comincia già sabato a macinare appuntamenti. Prima c’è l’apertura del Presepe per la pace a palazzo Martini, rassegna dei presepi costruiti dai bambini delle scuole materne corredati dalla mostra Immagini dalla Palestina del Coordinamento enti locali per la pace. In serata tombola all’oratorio (con sezione gratuita per i bambini). Domenica mercatino del cuore e ruota della fortuna partono alle 13,30; a seguire il gruppo folk di Caderzone, l’esibizione degli allievi del vigili del fuoco, il coro Nuove voci giudicariesi. Alle 17 saluto delle autorità, arrivo della fiaccolata Natale nel tennese e del gruppo di Nago-Torbole, quindi accensione e benedizione delle fiaccole e partenza del corteo che si snoderà per il centro storico con passaggio davanti al presepe subacqueo in piazza Catena per tornare all’Oratorio. Il comitato ha individuato otto gruppi cui destinare i proventi di questa Fiaccolata: gruppo missionario Alto Garda per proseguire la costruzione d’un centro sociale e Singida in Tanzania; Amici dell’oratorio di Dro per il restauro delle pitture della chiesa; parrocchia di san Giuseppe per l’acquisto di materiale sanitario per un ospedale dei Dehoniani di Bolognano in Mozambico; Aiutiamoli a vivere per cercare di migliorare in Bielorussia le condizioni di vita dei bambini che vengono ospitati nel C9 per un mese durante l’estate; finalità identica al gruppo di Insieme per la vita di Pranzo; materiale medico per una clinica pediatrica di Mosca chiesto da «Aiutateci a salvare i Bambini» di Gavazzo. Il Gruppo missionario di Oltresarca vuole dare una mano a padre Leone Zeni dei Cappuccini di san Martino che segue un migliaio di ragazzi in Mozambico con problemi con la giustizia. Infine il Tribunale per i diritti del malato chiede un sostegno per allestire la sede nel monoblocco arcense. Le esigenze sono tante: la speranza è che la generosità non sia minore.

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