Rodigo, è la richiesta del Comune d’accordo con il Parco Lo scopo è inserire i reperti nel circuito delle esposizioni

«Un museo dei mestieri del Mincio»

26/11/2008 in Attualità
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Di Luca Delpozzo
Graziella Scavazza

Un Etno­grafi­co dei Mestieri del fiume Min­cio. E’ questo che il Comune di Rodi­go, in inte­sa con il Par­co del Min­cio, vuole isti­tuire al fine di inserire l’attività svol­ta dal­la strut­tura, ubi­ca­ta a Fon­do Min­cio a Rival­ta, nel cir­cuito dei Musei region­ali, garan­ten­do mag­giore vis­i­bil­ità ai reper­ti in essa con­tenu­ti, oltre alla facil­i­tazione di acces­so ai numerosi finanzi­a­men­ti. Finanzi­a­men­ti che sono pre­visti per ampli­are sim­ili inizia­tive. Il rego­la­men­to, che san­cisce di fat­to l’attivazione dell’iter pro­ce­du­rale è sta­to pre­sen­ta­to ieri sera in con­siglio comu­nale. Il Museo etno­grafi­co trae orig­ine da un prog­et­to cura­to dal Par­co nel 1996, che portò alla cos­ti­tuzione del «Cen­tro vis­ite del Par­co del Min­cio», un’area espos­i­ti­vo-didat­ti­ca capace di sti­mo­lare l’interesse dei vis­i­ta­tori per l’ambiente nat­u­rale cir­costante, in par­ti­co­lare la Ris­er­va delle Val­li del Min­cio. Gra­zie alla suc­ces­si­va don­azione al Comune da parte del concit­tadi­no, Rober­to Cof­fani, si è venu­ti in pos­ses­so di innu­merevoli ogget­ti, vesti­ti, arne­si, uten­sili e reper­ti tipi­ci del luo­go e dei mestieri uti­liz­za­ti un tem­po per vivere da pesca­tori e lavo­ra­tori del­la can­na palus­tre. Un pat­ri­mo­nio che viene tutt’ora con­ser­va­to e pro­mosso, attra­ver­so incon­tri o espo­sizioni, ai tan­ti tur­isti che vis­i­tano la zona e che potreb­bero aumentare dopo l’inserimento nel cir­cuito pro­mozionale del­la Regione. «E’ inten­zione fare parte­ci­pare il Museo al Sis­tema provin­ciale dei Musei e dei Beni cul­tur­ali man­to­vani ‑spie­ga il sin­da­co Car­lo Grazi­oli-. Dovrà tes­ti­mo­ni­are aspet­ti ormai qua­si com­ple­ta­mente scom­par­si del­la civiltà flu­viale delle Val­li del Min­cio. Pro­muoven­do, inoltre, oppor­tu­nità educa­tive e didat­tiche sui temi delle tradizioni popo­lari e del­la cul­tura locale in genere. Col­la­bor­erà con altri isti­tu­ti. Per noi è impor­tante inserir­lo nell’ambito dei Cir­cuiti dei Musei del­la Regione Lom­bar­dia. Esper­ti region­ali han­no già dato il ben­estare al suo riconosci­men­to». Tra le fun­zioni del Museo etno­grafi­co dei mestieri del fiume, spic­ca l’opera di infor­mazione e divul­gazione, attra­ver­so espo­sizioni, inizia­tive edi­to­ri­ali, con­veg­ni, sem­i­nari, riv­olte al grande pub­bli­co, ma anche ris­er­vate al mon­do del­la scuo­la, al fine di favorire con queste ultime, uno scam­bio tra le diverse gen­er­azioni per ottenere una mag­giore com­pren­sione del­la sto­ria e delle tradizioni locali. L’attività sarà coor­di­na­ta da un Con­ser­va­tore, nom­i­na­to dal sin­da­co in accor­do con il Par­co. Si appog­geràad un comi­ta­to sci­en­tifi­co com­pos­to da 5 mem­bri. E’ sta­to annun­ci­a­to che il Museo, il cui immo­bile è di pro­pri­età del Comune, «ver­rà affida­to in ges­tione alla Pro Loco di Rival­ta».

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