giovedì, Marzo 28, 2024
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Verso la fine dell'emergenza: riapre Borgoforte, 3 i ponti ancora chiusi I sindaci chiedono più poteri

Vertice a Viadana I Comuni: più fondi e meno burocrazia

Continua il ritorno del Po nel suo alveo. Ieri è stato riaperto il ponte di Borgoforte, mentre restano ancora chiusi Viadana, Dosolo e San Benedetto. Da oggi sono in funzione anche la ferrovia Verona-Modena e la Parma-Brescia. Si torna lentamente alla normalità anche se l'emergenza nella nostra provincia resterà sino a lunedì mattina. Resta alto l'allerta per la continua minaccia di fontanazzi per l'enorme volume d'acqua che preme negli argini. Ieri sera a Borgoforte si è tornato a lavorare alla Chiavica, per evitare un collasso della struttura. Domani è prevista la riapertura delle scuole nei Comuni che avevano disposto lo stop, mentre ad Ostiglia è tornata l'acqua, anche se non potabile e solo per parte della giornata.Sta rientrando quasi alla normalità la situazione del traffico, anche se permangono forti perplessità in merito al ponte di San Benedetto. La sua riapertura è condizionata da una verifica che verrà eseguita domani, a cura dell'Anas.Sarà una commissione di tecnici che dirà la parola definitiva sul ritorno alla circolazione sul manufatto, attualmente sottoposto a lavori di consolidamento dei piloni in alveo e delle campate.Problemi anche per il ponte fra Viadana e Brescello, per la chiusura dell'argine in territorio reggiano e a quello fra Dosolo e Guastalla per una chiatta alla deriva che aveva urtato uno dei piloni. In entrambe i casi, i manufatti dovrebbero essere aperti durante la notte fra oggi e lunedì, ma per Viadana si potrebbe anche giungere ad uno slittamento di 24 ore.Per quanto riguarda i livelli del fiume, il calo è generalizzato, anche se mediamente lento, sull'ordine dei 40 centimetri in 9 ore. A monte Piacenza è addirittura in magra e a Cremona il fiume è scorso oltre due metri sotto il livello di guardia. L'emergenza nel Mantovano non potrà comunque rientrare prima della serata di oggi. Da domani, se continuerà come presumibile questo calo, dovrebbe dopo 10 giorni essere smobilitato il servizio di piena del Magistrato del Po. Stessa sorte per l'Unità di crisi istituita nella Prefettura che ha funzionato ininterrottamente 24 ore al giorno per oltre una settimana.Dopo il lento calo delle acque, le zone allagate avranno bisogno essere bonificate. La pulizia delle case della golena di Po morto a San Benedetto sarà con tutta probabilità affidata ai volontari della di Brescia che hanno impiantato nel comune rivierasco una base operativa e sono a disposizione con uomini e mezzi per il servizio. Ad Ostiglia, infine, è tornata l'acqua, ma non potabile e solo in alcune ore della giornata dopo che i pozzi dell'acquedotto, infissi in zona golenale, erano stati sommersi dall'ondata di piena del Po.Dopo una decina di notti passate sugli argini e di giorni alla febbrile ricerca di fontanazzi o di punti critici, operatori e volontari potranno tornare a dormire sonni tranquilli.

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