venerdì, Marzo 29, 2024
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Timori per l’eccesso di traffico e per l’affluenza ai negozi dopo il cambiamento della viabilità verso il centro

Via Marconi a senso unicoCommercianti contrari

È bastata la trasformazione di via Marconi (finora la strada diretta verso il centro paese per chi proviene da Villafranca) dal doppio senso di marcia a senso unico per chi viene dal centro per riscatenare accese discussioni su una viabilità che rischia di andare in tilt al primo aumento di traffico e crea timori tra gli operatori commerciali.A partire dal 24 aprile chi viene da Villafranca e volesse dirigersi verso Borghetto deve svoltare a destra al semaforo e, dopo aver imboccato via Papa Giovanni XXIII, girare a sinistra in via Trieste e poi in via Vittorio Emanuele II, per poi attraversare l’incrocio davanti al parco Sigurtà, con ovvi incolonnamenti nei momenti di punta. Lo stesso per chi viene dalla zona sud del paese, a meno che questi non voglia infilarsi in via Zamboni, una stretta via che scorre sotto il castello e che permette a fatica il passaggio di due utilitarie. «L’amministrazione comunale», dichiara Gianni Turrini, presidente della locale delegazione Asco, «ha motivato nei mesi scorsi questo cambiamento con la comprensibile necessità di mettere in sicurezza il transito in questa via ed anche in via Murari, che pure inizialmente volevano trasformare in senso unico ma che è rimasta a doppio senso per la contrarietà di residenti ed operatori. Fin da subito però abbiamo fatto presente che era meglio istituire un senso unico da Villafranca verso il centro per non danneggiare gli operatori commerciali del centro storico visto che la maggioranza della clientela giunge da quella direzione. Inoltre abbiamo chiesto altre misure, come quella di risistemare i marciapiedi, a beneficio dei pedoni e di individuare dei parcheggi col solo disco orario)».Ora, dopo le prime due settimane del nuovo senso unico, Turrini ha chiara la situazione e ha chiesto un ulteriore incontro all’Amministrazione comunale. «L’attuale senso unico verso Villafranca», afferma Turrini, «ha l’effetto di rendere ancora più isolato il centro del paese, causando non pochi problemi agli operatori commerciali».E se i commercianti si lamentano, anche per una segnaletica che indica soprattutto Borghetto e trascura il centro, non mancano anche le proteste dei residenti, costretti ad un lungo giro per arrivare agevolmente in centro o investiti da nuovi flussi di traffico. Diverse le valutazioni dell’assessore alla viabilità, Giovanni Pizzamiglio, che chiede pazienza per una migliore valutazione. «Il doppio senso in via Marconi», sostiene l’assessore, «era ormai impensabile per problemi di sicurezza oggettivi, oltre che per le proteste dei residenti. Quindi, dopo aver fatto uno studio con le nostre risorse interne ed aver incontrato, ancora nel novembre scorso, residenti ed operatori della zona (che per via Marconi avevano dato il via libera al senso unico), abbiamo dovuto procedere. Ora vorrei andar avanti per 15-20 giorni, in modo da disporre di ulteriori dati utili e poi riconvocheremo gli interessati e magari si potrà invertire il senso di marcia».Dai banchi della minoranza consiliare è da tempo che si chiede all’amministrazione un progetto organico sulla viabilità del territorio. «Serve un piano del traffico», sottolinea Stefano Bertoli, del gruppo “Un progetto con Martina Marconi per Valeggio”, «perché Valeggio è una realtà complessa e con picchi di traffico verso poli d’attrazione come Borghetto ed il parco Sigurtà, da mandare in tilt anche reti viarie ben più consistenti. Per questo è imprescindibile completare la tangenziale, agganciandola alla strada per Monzambano, in modo da ridurre il peso sul paese».Sulla stessa falsariga è anche Ezio Orando, del gruppo “La caravella”: «Ci sono tante criticità, ad iniziare da Borghetto, che si possono risolvere solo con una visuale d’insieme».Per Cesare Farinelli, che vive e lavora in via Marconi, «il senso unico migliora la vivibilità della strada, pur creando qualche problema ai clienti. Ma, cosa succederà con l’arrivo dei bus turistici all’apertura dei parchi acquatici? Se non si chiude l’anello della circonvallazione, non ci sarà una soluzione definitiva».

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