venerdì, Aprile 19, 2024
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La società che la gestisce deve 62.800 euro d’affitto al Comune

Villa Alba in mezzo al guado

A Gardone Riviera la questione-Villa Alba continua a tenere banco. Il consiglio comunale ne ha parlato durante l’ultima seduta dell’anno, in seguito a una interrogazione presentata dalla minoranza che si riconosce nelle posizioni della Casa delle Libertà. Il capogruppo Stefano Visconti ha chiesto di conoscere la situazione del contenzioso tra il municipio (proprietario dell’immobile) e la società affittuaria (Saceccav di Desio, in provincia di Milano), gli sviluppi processuali, l’ammontare dei mancati introiti, i provvedimenti adottati per garantire la conservazione, ecc. Lo splendido complesso monumentale (2.717 metri quadri di superficie calpestabile e un parco pubblico di 19.380 mq.) fu costruito agli inizi del Novecento dai Langensiepen, famiglia di facoltosi industriali metalmeccanici tedeschi, proprietari (a Gardone e a Gavardo) di 70mila metri quadri di vivai, che permettevano loro di esportare in Germania e in Austria piante mediterranee, acclimatate sulle rive del Garda. La villa, situata in alto, su una scalinata, ispirata ai modelli dell’antica Grecia, è stata utilizzata per meeting, convegni, seminari, ristorazione, mostre, esposizioni e rassegne di vario genere, spettacoli teatrali e musicali, pranzi matrimoniali, sfilate di moda. Dopo il fallimentare rapporto con la Bagaglino, il Comune l’ha concessa a un gruppo di quattro imprese, guidato da Saceccav depurazioni Sacede. La società per azioni di Desio, capitale sociale di 4 milioni e 160 mila euro, guidata da Monica Casadei, si era associata ad Altopalato srl, amministrata da Fausto Zanardelli, con sede a Rezzato, che svolge servizi di catering; ICM divisione Italia, una azienda individuale di Palermo; Architetture informatiche srl, sempre di Desio.La cordata aveva offerto l’1% in più rispetto al canone base, che era di 720 mila euro per l’intera durata del contratto (otto anni, contratto firmato nel gennaio 2004), così suddivisi: 60 mila per ciascuno dei primi due anni, 80 mila per i successivi, 100 mila per gli ultimi due, da corrispondere in rate trimestrali anticipate. L’impegno assunto includeva anche l’arredamento dei locali, la manutenzione ordinaria (con l’illuminazione esterna dello scalone e delle fontane), la stipula di una polizza assicurativa per eventuali danni a terzi o a beni, mettendo a disposizione la struttura dieci giorni all’anno per manifestazioni turistico-ricreative. Successivamente i privati hanno cominciato a non pagare più l’affitto, contestando la mancata esecuzione di una serie di lavori da parte del Municipio: la centrale termica, l’impianto elettrico, cucina, bar, ecc., per la somma complessiva di un milione e 53 mila euro, circa due miliardi di vecchie lire. «Il braccio di ferro prosegue -ha detto il sindaco Alessandro Bazzani, rispondendo all’interrogazione della minoranza -. Siamo in mezzo al guado. Saceccav deve al Comune i canoni sino all’ottobre 2005, per un importo di 62.800 euro. Poi la società ha manifestato la volontà di sospendere l’attività, ma a tutt’oggi non ha restituito le chiavi dell’immobile e, di conseguenza, è responsabile di eventuali danni. Stiamo cercando una transazione, per non impantanarci in un lungo contenzioso. In questi mesi sono state organizzate alcune manifestazioni, da noi autorizzate. Villa Alba ha un impianto di allarme e, per non chiudere l’utenza, paghiamo il canone fisso dell’energia elettrica. C’è un’assicurazione. Per quanto riguarda i lavori da effettuare, abbiamo da tempo preso contatto con la Soprintendenza e, in luglio, presentato il progetto, firmato dalla responsabile dell’Ufficio tecnico, Paola Visini, e dal consulente Marco Rota. Stiamo ancora aspettando una risposta».

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