lunedì, Aprile 29, 2024
HomeAttualitàIci, controlli sulle ville regionali
Chincarini non accetta di pagare per il presepe quando interi immobili pubblici non saldano il dovuto. Provocazione del sindaco: «Pronti a far partire l’iter per la riscossione»

Ici, controlli sulle ville regionali

Gli uffici comunali sono al lavoro per una serie di controlli incrociati sugli edifici di proprietà della Regione e dello Stato, quest’ultimo in particolare attraverso l’agenzia del Demanio. L’obiettivo è quello di verificare se su questi stabili sia stata pagata l’Ici da parte dei proprietari: risultano, infatti, regolarmente pagati dagli inquilini che li abitano sia la tassa rifiuti che il consumo dell’acqua. «È una situazione anomala», commenta il sindaco Umberto Chincarini, «della quale abbiamo deciso di provare a capire le ragioni. Al momento stiamo verificando quanto avvenuto negli ultimi cinque anni. Se, come pare, si confermerà che l’Ici non è stata pagata, il Comune darà avvio alla procedura che si adotta in questi casi: prima sarà spedito al proprietario dell’immobile l’avviso con il quale si concede tempo per produrre le prove dell’avvenuto versamento, dopodiché partiranno i bollettini per riscuotere il dovuto». Il sindaco non si nasconde dietro improbabili paraventi per spiegare la manovra. «Tutto nasce da quest’ultima richiesta al Comune di pagare 130 euro per lo spazio subacqueo occupato dal presepe del Canale di mezzo. Un’autentica vergogna. D’altra parte la Regione fa pagare tutto lo spazio: anche l’Azienda gardesana servizi versa un cospicuo canone per l’occupazione del suolo subacqueo dove è interratto il collettore. Parliamo di decine di migliaia di euro, che ovviamente incidono anche sulle tasche dei cittadini per la quota che ogni Comune versa alla stessa Ags». «Non nego pertanto», sottolinea Chincarini, «la valenza anche provocatoria della nostra decisione; a questo punto, però, occorre fare qualcosa per attirare l’attenzione non tanto sul pagamento per il presepe, quanto sulle evidenti contraddizioni presenti nel rapporto tra il Comune e la Regione e lo Stato». Il sindaco di Peschiera ritorna sul problema di comunicazione. «Spesso siamo in attesa di risposte da Venezia e anche da Roma, che non arrivano. Anche nel caso delle tre ville con tanto di giardino sul lungolago Garibaldi, un tempo usate come alloggi di servizio e ora abitati da dipendenti senza particolari motivi che spieghino la loro residenza qui: per uno di questi stabili avevamo pensato a una possibile destinazione come sede per la Croce Rossa e la Protezione civile, che hanno bisogno di spazio per i loro mezzi». «I discorsi aperti con la Regione, proprietaria dell’edificio, credo siano rimasti sul tavolo di qualche funzionario», prosegue Chincarini, «visto che non c’è stato seguito alle parole degli assessori competenti. È di fronte a questo disinteresse, che ricade poi sulle esigenze concrete e quotidiane di tutta la popolazione, che si rende necessario intervenire con gesti anche provocatori, ma che forse ci possono aiutare a riaprire qualche dibattito». Il sindaco precisa che alla stessa valutazione sono sottoposte tutte le costruzioni di proprietà di enti e istituzioni, dalle Ferrovie dello Stato alle numerose caserme. «È evidente, però, che una cosa è il fine istituzionale della caserma che, ad esempio, ospita la Scuola di polizia; ben diverso è il trovarsi di fronte ad edifici che la Regione o lo Stato hanno affidato in concessione a privati e per i quali riscuotono canoni di locazione senza, però, versare appunto l’Ici ai Comuni di competenza». «Diciamo che in tutto questo non c’è nulla di scandaloso: stiamo tutti regolarizzando le rispettive concessioni; anche il nostro Comune», conclude Chincarini, «cerca, come gli altri, di diventare bravo e puntuale nell’esigerle».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video