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6932 i cittadini residenti a Lazise

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Sono 6932 i cit­ta­di­ni res­i­den­ti a Lazise alla fine di dicem­bre del 2014. E i mor­ti sono mag­giori dei nati. Sono infat­ti 64 i lacisien­si che sono pas­sati a miglior vita men­tre ne sono venu­ti alla luce sola­mente 57. Nel­lo speci­fi­co sono dece­dute 34 fem­mine e 30 maschi, men­tre ne sono nate 32 con­tro 25 maschi­et­ti. La dif­feren­za fra mor­ti e nati è quin­di meno 7.

La cresci­ta del­la popo­lazione, rispet­to alle 6875 unità del 2013, è prin­ci­pal­mente dovu­ta alla immi­grazione. Ne sono ” entrati” 295, di cui 147 maschi e 148 fem­mine, men­tre ne sono emi­grati com­p­lessi­va­mente 231, sud­di­visi in 115 maschi e 116 fem­mine. Sono ben 3048 i nuclei famil­iari, molti dei quali sono mono­fa­mil­iari.

I mat­ri­moni cel­e­brati con il rito civile, a Lazise, sono sta­ti 30, molti dei quali fra cit­ta­di­ni non res­i­den­ti, ovvero prove­ni­en­ti da altri comu­ni, che han­no scel­to Lazise per la sua bellez­za o per essere una meta tur­is­ti­ca inter­es­sante. Sono invece 17 i mat­ri­moni cel­e­brati con il solo rito reli­gioso. Anche qui — per ammes­sa dichiarazione del par­ro­co — sono in prevalen­za cop­pie che proven­gono da fuori paese.

Gli stranieri che abi­tano e vivono a Lazise sono 677, di cui 304 sono maschi e 373 le fem­mine. Il divario fra maschi e fem­mine è carat­ter­iz­za­to, in prevalen­za, dal­la pre­sen­za di alcune donne straniere che prestano la loro attiv­ità a Lazise quali badan­ti di anziani. Prin­ci­pal­mente mol­dave, ucraine e sri lanke­si.

“Con il cen­si­men­to del­la popo­lazione del 2011, volu­to dal­l’I­S­TAT — spie­ga Fran­co Pezzi­ni del­l’uf­fi­cio ana­grafe comu­nale — abbi­amo fat­to una cer­ta pulizia. Molti sogget­ti che risul­ta­vano res­i­den­ti ” sul­la car­ta” ma di fat­to irreperi­bili, sono sta­ti depen­nati dal­l’ana­grafe comu­nale. Si trat­ta di cir­ca 250 unità. Sono in mas­si­ma parte brasil­iani che dopo aver ottenu­to al doppia nazion­al­ità e quin­di la res­i­den­za anche a Lazise, sono ritor­nati nel loro paese sen­za darne alcu­na comu­ni­cazione.”

Una curiosità: sono ben oltre 70 le suore che vivono a Colà. Sono reli­giose apparte­nen­ti alla Pic­cole Suore del­la Sacra Famiglia di Castel­let­to di Bren­zone che a Colà, appun­to, sono ospi­ti del­la loro casa di risposo in via Mal­can­ton.

La comu­nità straniera più ril­e­vante è quel­la rom­e­na con 164 per­sone, 69 invece sono i brasil­iani, ridot­ti pro­prio per l’ef­fet­to cen­si­men­to come spec­i­fi­ca­to pocanzi. 49 i tedeschi e 48 i mol­davi, 31 i sri­lanke­si, 30 gli albane­si e 29 i cine­si. Infine 26 i maroc­chi­ni, segui­ti da mace­doni, ucrai­ni, croati.

“Abbiano anche altre nazion­al­ità rap­p­re­sen­tate — con­clude Pezzi­ni — ma sono numeri esigui, al di sot­to del­la deci­na. Evi­den­zi­amo, invece, che non abbi­amo la pre­sen­za di alcun profu­go prove­niente dai pae­si in guer­ra o dagli sbarchi nel­la zona mediter­ranea.”

Ser­gio Baz­er­la

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